Quando si utilizzano i Tarocchi per la pericolosa ed impossibile lettura del futuro, non solo ci stiamo muovendo all’interno della materia in modo completamente erroneo, ma limitiamo anche le possibilità e le energie di questo strumento.
I Tarocchi sono invece un elaborato sistema di codifica in cui sono perfettamente sigillate informazioni e nozioni che provengono direttamente dalla nostra anima.
Proprio per questo possiamo considerarli alla stregua di un normale motore di ricerca moderno.
Serve soltanto fare la giusta domanda et voilà , avremo anche, di conseguenza, la giusta risposta.
Scopri come fare la giusta domanda ai Tarocchi leggendo: Andare al nocciolo della questione.
Per l’importanza del concetto voglio ripeterlo: i Tarocchi sono una tecnologia dell’anima.
Quando dico tecnologia intendo proprio una dimensione moderna con cui decifrare alcuni processi inconsci.
Oggigiorno si ritiene che tutto ciò che riguarda la spiritualità debba essere necessariamente confinato in quell’ambito d’appartenenza, ma questo modo di rapportarsi alla questione non è amico delle dinamiche sociali che si muovono nel XXI secolo.
Se da un lato è affascinante pensare ad uno studioso di esoterismo immerso in tomi polverosi mentre si bea di arcani segreti a lume di candela, dall’altro possiamo affermare che, l’anacronismo di questa figura, trascende il lato estetico, divenendo un limite per lo studioso di turno.
Il progresso scientifico e tecnologico ha sbloccato regole sociali che prima non erano manifeste e dunque dobbiamo innestare il medesimo progresso anche all’interno delle materie spirituali. Ignorare questo non è da illuminati, ma da stupidi.
Ricorda che vivi nel XXI secolo ed è compito tuo portare la stessa evoluzione in questo strumento.
I Tarocchi da soli non lo faranno perché non sono magici. In realtà sono solo inchiostro su carta!
Non ti arrabbiare, non c’è niente di strano, malvagio o particolarmente destabilizzante.
Ciò che è magico è come i simboli presenti sulle carte aiutano a connettersi con una parte più profonda e più ampia di te stesso.
Quella parte di te che sa che ci sono dei limiti, ma sa anche che questi limiti possono essere affrontati e tutto quello che vuoi… diviene possibile.
Ancora un paio di cose…
I tarocchi parlano un linguaggio fatto di figure, colori, testi, forme geometriche, simboli, numeri.
Questo è l’idioma dell’inconscio.
A forza di meditarli, la nostra facoltà latente di penetrare una dimensione che si colloca al di là della “realtà reale”, diviene in noi sempre più percettiva ed il contatto non è più cosa insolita o sporadica, ma si trasforma in un miracolo quotidiano.
Ci abituiamo a captare cose che sono velate sotto lo strato di realtà usuale.
Si ha come la sensazione di vedere quello che gli altri non vedono e di arrivare a conclusioni in modo molto più semplice rispetto alla gente che ci circonda.
Ecco perché quando inizi un rapporto con i tarocchi ti stai mettendo in una faccenda seria, in un vero e proprio atto rivoluzionario.
Questo avviene perché palesi apertamente chi sei e cosa vuoi.
Se a caldo ti chiedessero “cosa vuoi per essere felice?”, probabilmente le prime dieci risposte che fornirai saranno ciò che devi volere o meglio, ciò che la società ti dice che devi volere.
Quando invece ti imponi attraverso un percorso spirituale, allora stai facendo qualcosa di immenso, perché la tua crescita interiore non è più un fatto privato, ma un vero e proprio atto creativo.
Quando esci dal sistema divieni un principio attivo nella creazione della realtà .
Esiste un termine stupendo per indicare questo processo e non è cambiamento ma trasformazione. Trasformazione significa: cambio la realtà circostante, ma la mia essenza rimane immutata.