Domanda fatta. Tarocchi mischiati e pronti a farli alzare.
Aspetta un attimo.
Quale mano usi?
Partiamo dal presupposto che se una persona chiede qualcosa nel qui e ora, con tutta la profondità, serietà e concentrazione di cui dispone, allora quella domanda avrà una risposta.
Ecco perché per leggere i Tarocchi non esistono modalità precise.
Puoi farlo in piedi, di fronte a migliaia o milioni di persone, oppure seduto, tu e il consultante, uno davanti all’altro, di fianco, vicini o lontani.
È importante che i gesti siano essenziali, il corpo rilassato, ma ben dritto. La postura stessa è già uno stato di meditazione. Mischia quindi le carte senza troppa fretta, prenditi il tempo di cui senti aver bisogno.
Mischiare le carte è già un rito fine a se stesso.
Le carte si mischiano come un normale mazzo da poker, senza alterarne il verso. Oppure si sparpagliano sul tavolo lasciandole aperte, ma avendo cura di rimettere al dritto quelle estratte.
Hai in mano la totalità del mazzo che rappresenta l’intero Universo e hai mischiato le carte creando un caos sacro. Ora porgile al consultante, non troppo vicino e nemmeno troppo lontano.
Deve fare lo stesso sforzo che fai tu per prenderle. Sorge così una domanda: una volta mischiato il mazzo di carte, con quale mano si taglia?
Andrò subito al punto: andando contro una tradizione lunga a morire possiamo dire che l’alzata non è fondamentale, così come non lo è la valutazione della carta del taglio. Solitamente i passaggi sono:
- mischiata,
- taglio,
- distribuzione.
Personalmente ho abolito il taglio perché trovo che sia già di estrema importanza l’incontro di quattro fattori:
- quello che ha portato il consultante davanti al tarologo;
- quello che ha portato il tarologo davanti al consultante;
- la mischiata del tarologo e/o del consultante;
- le carte estratte dal consultante.
Nel metodo di lettura dei Tarocchi TdM, che è quello che insegno nel corso Impara A Leggere i Tarocchi, spiego che la mischiata deve essere effettuata sia dal tarologo che dal consultante.
Questo perché ogni tiraggio di Tarocchi è un incontro a due ed anche il tarologo deve mettere in gioco le sue energie.
Ma Io Voglio Alzarlo Ugualmente!
Non esistendo direttive vere e proprie, non mi sento nemmeno di escludere la possibilità di far alzare o alzare da sé il mazzo.
Ognuno deve sentire quale pratica è più soddisfacente per le proprie esigenze e per la propria essenza.
Ma in questo caso, quale mano si usa per eseguire l’operazione? Ho trovato una risposta soddisfacente in diversi libri.
Usa la mano opposta a quella usuale. Se sei destro, usa la sinistra. Se sei mancino, usa la destra. Se sei ambidestro, usa quella che vuoi.
Questo perché ridurrai le resistenze della mente e l’intuito si connetterà, liberandoti da giogo del razionale.
Sentirai come micro impulsi che muoveranno la tua mano sopra ai 22 o alle 78 carte del mazzo.
E Tu Che Mano Usi?
Credo che la pratica del taglio sia così radicata che pochissimi lettori di Tarocchi decidono di accantonarla.
Per esempio, molti usano la mano sinistra.
Bisognerebbe farlo con quella perché è guidata dal subconscio ed il subconscio è metafisicamente collegato alla risposta che cerchi.
Comunque, se fossi schierato nell’esercito degli alzatori, fammi sapere quale mano usi e soprattutto, perché la usi.
A proposito, nel mio libro Impara A Leggere I Tarocchi parlo abbondantemente di questo argomento.
Oggi puoi prenderlo GRATUITAMENTE cliccando qui.