Antonio Bertoli ci chiede:
cos’è il Tarocco, dove nasce? È vero che predice il futuro? O si tratta di un gioco di carte caricato, in buona o cattiva fede, di significati esoterici?
Il Tarocco è tutta una castroneria, roba da maghi e cartomanti, indovini, zingari, new age, sette esoteriche, gente che più o meno si è bevuta il cervello?
Indipendentemente dalla sua origine, di cui in realtà si sa ben poco, il Tarocco ha tanto a che vedere con la previsione del futuro, quanto ne ha con le previsioni del tempo.
Né, d’altronde, ha niente a che vedere con l’antico Egitto, gli ebrei e la tradizione esoterica che gli si è voluto affibbiare e di cui si continua ad ammantarlo ancora adesso.
Unitamente alla psicogenealogia, il Tarocco ci rimette in comunicazione con l’inconscio, sfaldando le fitte incrostazioni che lo ricoprono: quelle familiari, sociali, culturali, religiose.
E ciò facendo rivela l’enorme potenza dell’inconscio come vincolo e come potenzialità al contempo.
In questo senso Antonio Bertoli affronterà non solo ogni singolo Arcano nella sua interezza (forma, colore, numero, legami), ma anche la numerologia che ne è alla base e il senso generale del colore, la storia del Tarocco e le tecniche di lettura, per dar modo di possedere uno strumento in grado di “fotografare” la nostra realtà più profonda e più vera e di indicarci, di conseguenza, delle soluzioni appropriate.
Un videocorso in doppio DVD che ti permetterà di conoscere i significati di ogni carta e di apprendere le loro modalità di relazione.
Uno stage intensivo di Tarocco sugli Arcani Maggiori con Antonio Bertoli.
A proposito di Antonio Bertoli
Poeta e scrittore, uomo di teatro e performer, si occupa da sempre di poesia e di arte e della loro interazione con la società, la conoscenza, la psicologia del profondo e la guarigione.
Dopo Gurdjieff e la scuola di autoconoscenza di Silo, incrocia la psicanalisi, si laurea sulle avanguardie storiche del Novecento, dirige teatri, fonda City Lights in Italia, pubblica libri, dirige collane editoriali, festival, lavora per circa 18 anni con Alejandro Jodorowsky (teatro, poesia, letteratura, esposizioni, stages di psicomagia e tarocco), collabora con F. Arrabal, L. Ferlinghetti, Ed Sanders, J. Baudrillard, D. Dumas e vari esponenti della cultura, della psicogenealogia e dell’arte contemporanea.
Esperto anche di Nuova Medicina, che ha fuso con la psicanalisi transgenerazionale all’insegna di quella che ha chiamato “Teoria degli archetipi primari”, conduce stages intensivi al riguardo sia in Italia che all’estero (Spagna, Francia, Belgio).
Deceduto nel 2015 all’età di 58 anni.