Ad oggi molte persone sono convinte che se non sentono la voce del proprio intuito significa che non hanno questo dono o che stanno facendo qualcosa di estremamente sbagliato.
Entrambe le ipotesi sono errate.
Operiamo sotto la strana e avvilente convinzione che la nostra voce intuitiva dovrebbe comunicare con noi in modo evidente, con un suono forte e chiaro.
In questo articolo cerchiamo di venire a capo di questo pasticcio in modo da continuare ad usare il nostro super potere e vivere felici e contenti.
Partiamo dal principio: ognuno è intuitivo!
So che possiamo non credere a questa affermazione anche perché non è dimostrabile in modo empirico.
Lascia perdere chi ti dice che per leggere i Tarocchi c’è bisogno di un dono che non tutti hanno oppure che va tramandato da famiglia a famiglia.
Quella è tutta spazzatura da cartomanti.
Lo ripeto: ognuno è intuitivo.
Certo, qualcuno ha sviluppato questa dote e qualcun altro no.
Ma ce l’abbiamo tutti.
Non mi credi?
Allora, hai mai avuto la sensazione che stesse per succedere qualcosa e poi, come per incanto, quella cosa è successa?
Oppure possiamo parlare del fatto che un non so che ti ha “detto” di andare in un negozio invece di un altro e lì hai trovato qualcosa di estremamente significativo per te.
O ancora, di aver saputo chi era all’altro capo del telefono prima di controllarlo e – di colpo – hai constatato che era proprio quella persona.
Ebbene quella potrebbe benissimo essere la voce dell’intuito che si è palesata in modo fugace.
Ecco, questi sono solo alcuni degli esempi che posso riportarti per permetterti di riconoscere che l’intuizione è nella tua vita da sempre.
Ciò significa che sei nato con questa dote e che quindi puoi lasciare quel fastidioso dubbio sul fatto di non essere degno di questo dono.
Che Aspetto Ha L’Intuito?
Esistono così tanti articoli che puoi trovare online su questo argomento e solo nel mio blog siamo già – con questo – a quota tre.
Però, nonostante questo, credo che il punto cruciale del blocco o della confusione che puoi avere sull’intuito consiste nel cercare di capire come questo è fatto piuttosto che coma lavora.
Quindi il problema è che…
… il tuo lavoro non si concentra su come lavora l’intuito (parte importante), ma solo su com’è fatto (parte superflua)!
Bene, abbiamo tanti pensieri ed emozioni in giro per la nostra testa e ci raccontiamo così tante cose durante la giornata che diventa difficile capire quando a parlare è la voce dell’anima o la semplice ragione.
Un metodo che mi ha sempre aiutato e che uso io stesso è quello di immaginare come avrebbe agito il mio Sé superiore qualora mi fossi trovato al suo cospetto.
Puoi scambiare il termine Sé superiore con la parola Dio, universo, fonte vitale, energia o qualunque parola ti faccia sentire a tuo agio.
Per me questa energia è sempre calma, pacifica, nutriente, solidale, amorevole, gentile e benevola.
Però è anche un’energia molto potente ed estremamente canalizzata per raggiungere il mio fine.
Ora, ecco il mio segreto (anche un po’ imbarazzante).
Quando chiedo al mio Sé superiore un’opinione su qualcosa, lo immagino sempre con l’identità di una persona che in quel momento mi ha colpito, di un mentore o di qualcuno che stimo.
So benissimo che puoi aver letto in giro di vedere fasci di luce che entrano nel tuo corpo oppure l’energia che increspa lo spazio eterico attorno a te.
Ma – con me – queste tecniche non hanno mai funzionato.
Invece, quando immagino che una persona che mi sta ispirando in quel periodo dialoghi con il sottoscritto, il tutto diventa tremendamente fluido e riesco ad avere delle informazioni, a livello intuitivo, davvero potenti.
Ti faccio un esempio e smettila di ridere! Ti ho appena fatto una confessione intima!
Non so se hai notato che recentemente abbiamo chiuso il nostro Laboratorio di letture gratuite.
Questo per permettere una revisione più approfondita del programma dato che molti utenti lo utilizzavano in modo improprio.
Per me è stata una decisione sofferta dato che il Laboratorio è stato un servizio attivo per dieci anni e che ha convogliato tantissime persone all’interno del circuito di scuola TdM.
Tuttavia era arrivato il momento in cui i benefici di questo servizio non erano più particolarmente rilevanti e lì la scelta:
chiuderlo o no?
Dati alla mano, la decisione da prendere si collocava proprio al centro della situazione.
Da un lato c’era un importante discorso di traffico al sito e indicizzazione dei motori di ricerca, mentre dall’altro c’era una mole di lavoro atta a debellare dei comportamenti stupidi da parte degli utenti che significava un dispendio energetico e temporale notevole.
Dopo aver sentito diverse campane, mi sono ritirato in meditazione e ho immaginato il mio Sé superiore con le fattezze di Russell Brunson, imprenditore digitale e creatore di ClickFunnels.
Seguo il lavoro di Russell da diversi anni e lui è per me un grande mentore quando si parla di web company o crescita aziendale.
Ebbene, Russell mi ha detto: “Non hai un problema di traffico o di conversione…”
“Ehi amico, ma di cosa stai parlando? Il nostro traffico potrebbe calare del 42% chiudendo il Laboratorio, per non parlare della SEO!” ho risposto io.
“Francesco, te lo ripeto, il problema non è nel traffico o nella conversione, ma nel fatto che tu non puoi spendere abbastanza denaro per acquisire un utente. Il modo di risolvere il tuo problema è: sospendere il Laboratorio e potenziare le parti del tuo sito che ti permettano di mantenere inalterata la mole di traffico e la mole di conversioni.”
Sai cosa?
Aveva perfettamente ragione.
La mole di lavoro del Laboratorio era troppa rispetto ai benefici che dovevano entrare.
Però, visto che negli anni abbiamo dato sempre più importanza a questa dimensione, ecco che si è tralasciato il resto e così mi bastava mettermi a studiare come potenziare questo “resto” da troppo abbandonato a se stesso.
Cosa Insegna Questa Storia?
La parte importante di questo aneddoto sulla mia vita privata non è quella che il mio Sé superiore – in faccende di Funnel – ha il volto di Russel Brunson!
Ovvio che no!
Ma voglio dirti che questa è un’ottima tecnica per far parlare la voce della tua anima.
Figuratela come se fosse un personaggio vero e proprio in grado di dialogare con te e con il quale avere un botta e risposta.
Ci tengo a sottolineare che il tutto funziona se e solo se quel personaggio ti ispira, è per te un mentore e conosci così bene il suo lavoro tanto da poter intuire ciò che potrebbe consigliarti.
In definitiva, ciò che cerco di dirti è che se senti qualcosa che corre con emozioni negative, di panico, paura o ansia, quello non può essere il tuo intuito, ma è una reazione umana, forse frutto del tuo ego.
Quando invece arriva la voce dell’intuito, lei è morbida, suadente e costante, amorevole e gentile, ma ferma.
Puoi riconoscere la voce del tuo intuito dalle reazioni che hai.
Solitamente quando ignori la voce dell’intuito senti un peso.
Se ascolti e agisci in linea con la consapevolezza che questa voce ti sta dando, sentirai un senso di realizzazione e di pace.
Come Faccio A Sapere Cosa Sta Dicendo?
Mentre l’universo è estremamente complicato dal punto di vista scientifico, potrebbe essere più semplice dal punto di vista spirituale.
Questo perché quando cerchiamo di spiegare l’universo abbiamo bisogno di dati e di esperimenti, ma se lo viviamo, ci basta sapere ciò che funziona, senza cercare di spiegarlo.
Questa è la sostanziale differenza.
Tu puoi aver constatato che, a livello extra-ordinario, qualcosa funziona per te e la puoi così vivere senza cercare di spiegarla.
La tua voce guida arriverà come un suggerimento, una spinta o un flusso in una certa direzione.
Ovviamente non si tratta di una voce che arriva perentoria con un altezzosità militare.
Non potrà contrastare le tue opinioni che si basano su ragionamenti chiari, limpidi e razionali.
Non potrà indulgere su vari scenari di vita.
Il tuo intuito ti offrirà consigli in tono gentile e dolce, sempre.
Quando poni una domanda, soprattutto a te stesso, il modo con cui si esprime questa voce è un senso di agio o di disagio.
Se stai facendo qualcosa e ti senti pieno di energia positiva e fiducioso nella scelta che hai preso, allora quella è la voce dell’anima che ha detto sì.
Ma se davanti a un bivio, una decisione o una strada da prendere (o anche già presa) ti senti pervaso da un senso di fallimento, negatività o disagio, allora l’anima ti sta avvertendo che c’è qualcosa che non va.
Perfetto,
siamo arrivati alla fine di questo articolo.
Ti ho mostrato come sviluppare e riconoscere il tuo intuito che è una dota in possesso di tutti.
E se ti ho fatto partecipe di un aneddoto imbarazzante della mia vita è solo perché voglio dirti che funziona proprio così e non devi temere coloro che, per i loro interessi personali, vogliono promulgare l’idea del dono aperto a pochi.