Tagliamo la testa al toro.
È possibile essere sempre felice?
Assolutamente no.
Dobbiamo preoccuparci?
Ancora una volta… assolutamente no.
Nel tempo ho capito che la felicità è più che altro uno stato mentale.
Pensa, per esempio, ad un uomo che ha alle spalle un matrimonio solido, una carriera scintillante e anche la salute dalla sua parte.
È felice?
Probabilmente sì.
Però, magari, per raggiungere quella felicità ha sacrificato tante altre felicità nella sua vita.
Quindi è felice per ciò che ha nel momento presente, ma non deve pensare a ciò che ha lasciato e che lo avrebbe reso altrettanto felice, altrimenti rischierebbe di rattristarsi.
Ma esiste un problema!
Diversi studi effettuati, mettono in luce una sorta di incapacità del cervello umano ad essere felice per qualcosa nel presente.
Anche quando riesci a tagliare un traguardo, sarai pervaso da un momento di eccitazione fin quando il tutto non rientrerà nella norma e inizierai a guardare verso nuovi obiettivi.
Questo ti renderà insoddisfatto (o comunque non felice) di ciò che avrai raggiunto.
Ora, la dinamica che ti ho presentato sembra essere uno svantaggio a livello spirituale, ma un vantaggio in termini biologici perché è proprio questa spinta alla felicità futura che migliora l’appagamento collettivo.
È proprio per questo che voglio mettere il focus sulla potenza energetica che può scaturire dalla felicità nel presente.
Come ben saprai, gli esseri umani hanno una predisposizione alla negatività.
Siamo soliti prestare molta più attenzione alle emozioni negative di quanto facciamo con quelle positive.
Un’immagine o un pensiero giocoso svaniscono molto rapidamente.
Invece pensa a quando, su Facebook, vedi un video che ti scuote o che ti suscita rancore.
Quello rimarrà con te per molto più tempo.
Ecco, che tu ci creda o no, c’è una scienza dietro a tutto questo.
La neuroplasticità è un fenomeno interessante in cui il nostro cervello cambia forma a seconda delle circostanze.
Quello che è ancora più intrigante è che se i pensieri sono ripetitivi, il nostro cervello collegherà sinapsi che non sono state precedentemente stimolate ad associare quei pensieri con altri comportamenti per trasformarli in abitudini.
Ti sembra difficile?
Facciamo un esempio.
Immagina di essere un barista e di odiare il tuo lavoro.
Nel tempo scoprirai di disprezzare il caffè o qualche altro prodotto da bar.
In realtà non disprezzi realmente il caffè, ma il tuo cervello ha deciso che, dal momento che sei costantemente turbato quando sei circondato dall’odore del caffè, lo stesso caffè è un fattore di stress.
In questo caso, i neuroni che si accendono con l’odore del caffè si collegheranno ai neuroni che si accendono quando sei depresso.
Da quel momento in poi, l’odore del caffè smorzerà il tuo spirito.
Wow…
devo ammettere che lo studio della negatività è avvincente, ma la positività è molto più piacevole da vivere.
Non credi?
Ora, il discorso è semplice: trascorriamo poco tempo ad apprezzare ciò che abbiamo.
Crediamo che pensare positivo sia una conseguenza di qualcosa di altrettanto positivo che ci capita.
Ma non è così!
La felicità non è una meta.
La felicità è un’abitudine.
Se non altro perché basterebbe scegliere di essere felici.
Ecco, il concetto di scegliere di essere felici è una decisione semplice da prendere, ma difficile da eseguire.
Richiede un certo focus ed una certa dedizione.
Questo perché dovrai ricalibrare il tuo cervello prima che tu possa veramente sintonizzarti su questo stato di cose.
Ma come è possibile allenare la tua mente a produrre pensieri positivi?
Ecco 6 metodi semplici, facili e veloci suggeriti dai Tarocchi.
L’Appeso: medita
Meditare potrebbe essere il modo migliore per cancellare la negatività dalla tua vita e per farti incanalare sul sentiero della ripresa emotiva e spirituale.
La meditazione ringiovanisce la mente, ti rende più resistente e libera il tuo corpo dalle sostanze chimiche nocive che causano stress e ansia.
Fai fatica a crederlo?
Pensala in questo modo: se la tua mente è cablata per essere infelice, la meditazione è il pulsante di ripristino che ti consente di scollegare, spegnere e sintonizzare nuovamente la tua macchina cerebrale.
Quindi, con la meditazione puoi riaccendere il cervello e sintonizzarti su frequenze più consone al tuo progresso spirituale (e non).
Meditare abbastanza spesso significa annullare molti danni, lasciandoti con una sorta di tela pulita che potrai dipingere come credi.
Ovviamente… utilizza solo i colori della felicità!
La Stella: sii grato
Come è facile intuire dal mio profilo Instagram, mi trovo molto spesso a mangiare fuori.
A proposito, mi stai seguendo su Instagram, vero?
Comunque, questo avviene perché sono quasi sempre in viaggio e, ovviamente, mangiare fuori è un modo per riposarmi e godermi un buon pasto.
Anni addietro impiegavo questo tempo per mangiare e concentrarmi sullo schermo del tablet, magari per vedere una serie televisiva o per rispondere a qualche email.
Un giorno, dopo aver sentito dei prodigi della gratitudine, ho deciso di mettere in pratica in modo veloce e fruibile questo principio.
Il potere e la magia della gratitudine con Ivan Nossa
Ho accantonato il tablet e ho iniziato a sorridere ai camerieri che portavano le pietanze al tavolo.
A volte mi capitava anche di scambiare qualche parola.
Ebbene, quello che è successo è che le energie sono cambiate notevolmente.
Anche lo stesso comportamento dei camerieri si è dimostrato molto più aperto e disponibile.
“Ma dai Francesco, ci stavi parlando, è normale che sono più aperti e disponibili!”
E qui viene il bello.
A volte prendevano vita delle situazioni estremamente piacevoli e poco usuali.
Magari un dolce offerto oppure qualche consiglio sui luoghi da visitare o attività da fare che non erano sulle guide.
Addirittura ricordo che una volta vissi un viaggio di ritorno a casa estenuante, fatto di ritardi e coincidenze perse.
Arrivai a notte fonda e, ciliegina sulla torta, un disguido organizzativo non fece arrivare l’automobile che mi avrebbe accompagnato dalla stazione fino alla mia abitazione.
Stanco, nervoso e affamato, mi si prospettava una lunga camminata notturna fino a casa.
Vidi una pizzeria ancora aperta.
Mi fermai e ordinai una pizza.
Erano quasi in chiusura, ma decisero di aiutarmi!
Mentre il pizzaiolo la stava preparando, ho cominciato a parlare con lui del più e del meno, a ringraziarlo per ciò che stava facendo e ad interessarmi del suo lavoro.
Lo so, può sembrare stupido, ma ero davvero grato di aver trovato una pizzeria aperta a quell’ora.
Ebbene, quando gli ho detto della mia odissea, quel perfetto sconosciuto si è offerto di mettere la mia pizza in un cartone da asporto per farmela gustare ancora calda e… di accompagnarmi a casa!
Pensa cosa sarebbe successo se mi fossi presentato nervoso, chiuso e stizzito.
Insomma, è vero: la gratitudine ti rende più felice.
Ma perché questo avviene?
Fondamentalmente perché la gratitudine inonda il nostro cervello di dopamina, l’unica sostanza chimica che ha il potenziale per soffocare i pensieri negativi e le sensazioni ansiose che spesso ci portiamo dietro nel corso della giornata.
La gratitudine invoca la gioia e la gioia stimola comportamenti positivi.
Un modo per praticare consapevolmente questa facoltà è quello di tenere un diario.
Ogni notte, prima di andare a dormire, elenca tutto ciò per cui sei stato grato durante il giorno trascorso.
Nel tempo, vedrai che le tue liste diventeranno molto più lunghe.
E se non hai nulla per cui essere grato?
È impossibile!
Significa che sei completamente catturato dal pensiero negativo oppure che sei mosso da uno sterile vittimismo.
Il Sole: sii gentile
È stato dimostrato che la gentilezza ci rende più felici e meno stressati.
Gli studi hanno anche evidenziato che la gentilezza è contagiosa.
Se qualcuno è gentile con te, sarai ispirato a ripagarlo in avanti e la persona che riceverà la tua gentilezza sentirà la stessa cosa.
Questo farà crescere il tutto in modo esponenziale.
Nel suo libro illuminante – Le Armi Della Persuasione – Robert Cialdini ci parla del principio della reciprocità.
Questo principio è molto semplice e dice che quando qualcuno ti muove un piacere, scatta in te qualcosa che ti spinge a restituire ciò che hai ricevuto.
Ovviamente, anche se fossi uno scroccone di prima categoria, anche tu avrai provato questa sensazione.
Inoltre, la gentilezza ispira la gratitudine e ci rende più inclini ad essere riconoscenti.
Prova a farlo da subito.
Fa’ una buona azione per qualcun altro e noterai immediatamente quanto ti farà sentire bene.
L’Eremita: prendi del tempo… per te
Parte del motivo per cui è facile essere infelici è perché diamo molta importanza a quello che ci rende infelici!
È davvero semplice.
Riprendiamo l’esempio del lavoro.
Ti rende infelice, è vero, ma cosa stai facendo per combattere quella negatività?
Riesci a prenderti almeno una o due ore al giorno per concentrarti sui tuoi passatempi, le tue passioni o i tuoi svaghi?
Oppure ti senti così stanco che ti ritrovi solo a vegetare davanti alla televisione?
Ecco, spesso ci dimentichiamo che se troviamo l’energia e la forza di volontà per asservirci 10 o 11 ore al giorno (quando va bene), allora dobbiamo e possiamo trascorrere una o due ore al giorno facendo ciò che ci piace davvero.
Ancora una volta, se il simile attrae il simile, è normale che odiando il tuo lavoro ed essendo questo l’unica attività che fai per tutto il tempo, l’unica cosa che ne avrai indietro sarà solo insoddisfazione e frustrazione.
Tuttavia, se programmerai sulla tua agenda determinate ore da dedicare al puro piacere, inizierai anche a guardare alla tua vita con occhi diversi.
Devi decidere di prenderti cura di te stesso perché nessun altro può farlo al posto tuo.
Ora, possiamo fare un esperimento veloce.
Pensa alla tua vita attuale e pensa a quello che vorresti fare.
Hai del tempo per fare quello che vuoi fare?
Se la tua risposta fosse negativa, stai semplicemente sbagliando la concezione e il valore che dai al tempo.
Immaginati che questo fosse il tuo ultimo anno sulla terra.
Nella tua scala degli impegni e delle priorità, cosa cambierebbe?
Continueresti a lavorare, andresti in vacanza, rimarresti sul divano a guardare la tua serie preferita, diresti “sì” a tuo figlio quando ti chiede di giocare insieme, proveresti quel piatto che tanto vuoi assaggiare, compreresti la macchina che desideri?
Insomma, cosa accadrebbe?
Ora, indipendentemente da tutto, non sarai qui per sempre.
Quello che intendo è che, sia che tu abbia un giorno sia che tu abbia un secolo a disposizione, il tuo tempo è sempre e comunque limitato.
Se il tempo è limitato, allora ha un valore.
E tu, che valore dai al tuo tempo?
Ti rivelo un segreto: per sapere che valore dai al tuo tempo devi calcolare il costo delle opportunità.
Sai cos’è?
Facciamo un passo indietro.
Quasi tutti noi rincorriamo l’affare.
Cerchiamo sempre di pagare il meno possibile per quello che vogliamo.
Questo perché abbiamo un’idea malsana per cui meno paghiamo e più il nostro denaro durerà.
Che idiozia!
Comunque, se cerchi su internet per due ore il volo più economico per partire e lo trovi ad un prezzo ridotto di 20€, tu vali 10€ l’ora.
Se chiami il tuo operatore telefonico per risparmiare 5€ e rimani in linea per un’ora intera, tu vali 5€ l’ora.
“Francesco, ma è normale che questo avvenga! Io voglio risparmiare”.
È normale?
Pensa a qualcuno che ti proponesse di lavorare per 5€ l’ora.
Non ti sentiresti insultato?
Bene, perché quando butti il tuo tempo in questo modo, sei tu che ti stai svalutando e svilendo in modo indegno.
Ora che te l’ho scritto in questo modo è molto più semplice da capire e non ti sembra poi così normale, vero?
Ma c’è di più.
E qui ritorna il concetto del costo delle opportunità.
Quando ti stai svalutando a queste cifre ridicole stai anche compromettendo i possibili scenari futuri.
Il costo delle opportunità è il prezzo pagato in termini di tempo perso per non essere riusciti a mettere in pratica altre idee che sarebbero state più profittevoli.
C’è un buon testo di Bob Proctor – La Più grande Ricchezza È Nella Tua Mente – che ti spiega approfonditamente il concetto.
Anche nel calendario tarologico di scuola TdM rimarco queste nozioni.
Lì ti spiego che se non sarai tu l’artefice del tuo destino, lo sarà per forza di cose qualcun altro.
È per questo che all’interno del calendario ti mostro come si fa per diventare attore della tua vita e per organizzare il tuo tempo.
Ecco perché ti consiglio di acquistarne una copia oggi stesso.
L’Imperatore: meno stress
Ok, credimi quando ti dico che so cosa significa cercare di mantenere bassi i livelli di stress.
Quotidianamente sono bombardato da impegni gravosi:
- un team operativo da seguire,
- una community da mandare avanti,
- email alle quali rispondere,
- libri da scrivere,
- video da girare,
- corsi, consulti,
- video corsi,
- e molto altro ancora.
Lo stress può divenire un nemico invalidante.
Ora, proprio come dico nel mio libro Tarot – Un Modello Pratico, devi cercare di trovare una certa regolarità.
Se lavori troppo duramente, se dormi poco, se ti auto infliggi pene severe, allora non riuscirai mai ad averla vinta.
Impara a rilassarti, anche con gesti molto semplici.
Quali?
- bere più acqua,
- mangiare pasti equilibrati,
- fare il giusto esercizio fisico,
- meditare,
- avere un ciclo di sonno regolare.
Insomma, segui la regola generale del: non mordere più di quanto puoi masticare.
Cerca di avere una certa routine.
Segui anche il consiglio precedente: prendi del tempo per te!
Sai che quando lo stress lascia il tuo corpo, le tue cellule si rigenerano in modo più efficiente?
Ecco, tenere bassi i valori di stress significa vivere una vita più sana.
E se proprio la situazione è andata così storta da non riuscire ad abbassare lo stress?
In questo caso ti rivelo un aneddoto della mia vita privata.
Ogni volta che ricevo una brutta notizia o che mi viene comunicato un problema da risolvere, rispondo sempre in modo positivo.
Apparentemente sembro un pazzo, ma c’è dell’altro.
È una sorta di reazione inadeguata al contesto che scardina il normale scenario negativo che si sta per conformare.
Questo mi permette di violare le regole del gioco energetico.
“Francesco, abbiamo un problema!”
“Meno male, almeno oggi non sono due!”
Oppure:
“Francesco è successa una cosa gravissima che richiede immediatamente la tua attenzione!”
“Per fortuna che c’è sempre qualcuno che si preoccupa del mio giudizio!”.
Vedi, quando ti scontri con una certa circostanza stressante e reagisci mosso da quella negatività, la situazione può solo peggiorare.
Prova ad agire in modo diametralmente opposto.
Comportati con imprevedibilità.
Così facendo annullerai immediatamente gli effetti negativi della situazione fino ad estinguerla.
Temperanza: parla da solo
Non c’è alcun valido motivo per cui tu non possa parlare da solo o con il tuo angelo custode.
E se proprio lo vuoi fare, sii il tuo più grande fan.
Mettiti davanti ad uno specchio e inizia a dirti quanto sei bello, talentuoso e fantastico.
Fallo per un po’ e… ci crederai!
Dopodiché la neuroplasticità farà il resto.
Ricordi la neuroplasticità, vero?
Ovviamente, non devi esagerare, ma cerca sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno.
Se invece parli con il tuo angelo custode, chiedigli di aiutarti, di sostenerti e di crearti solo situazioni positive.
Questo dialogo extra-ordinario ha la stessa funzione di parlare da solo.
Stai ancorando la tua intenzione ad un’entità esterna.
Solitamente puoi scegliere di parlare con l’angelo custode se sei una persona con poca autostima e che si trova in difficoltà a potenziarsi da sé.
Ecco qua, ti ho appena mostrato 6 modi per allenare il tuo cervello ed il tuo inconscio a sintonizzarsi solo su energie positive.
Ci tengo molto a questo articolo perché, quando si prendono in mano i Tarocchi, sembra che questi servano esclusivamente per essere letti.
In realtà il tesoro sapienziale tessuto tra le trame del simbolismo è immenso e sconfinato.
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Ricordi la gratitudine, vero?