Ti è mai capitato di chiedere a qualcuno quali sono le caratteristiche che un tarologo di professione dovrebbe avere?
Io l’ho fatto ed ogni volta mi viene risposto con qualcosa che si collega all’empatia oppure all’essere un po’ psicologo.
Trovo queste due caratteristiche estremamente fastidiose perché racchiudono una buona dose di pressapochismo e di facile demagogia.
Proprio per questo, all’interno dell’articolo, ho elencato 5 caratteristiche importanti che ogni tarologo di spessore dovrebbe avere.
La formazione
Per “formazione” intendo la conoscenza dello strumento che stiamo utilizzando.
Purtroppo, noi veniamo da una generazione piuttosto superficiale quando si tratta di Tarocchi (e non solo).
Crediamo che è possibile studiare questo strumento dal libricino in allegato al mazzo, dalle parole chiave che troviamo in modo acritico su Google oppure da un paio di libri.
Eppure, anche il Tarocco esige una formazione ed una preparazione degna di qualsiasi altra materia.
La cosa che mi avvilisce è vedere come gente poco preparata si approccia allo strumento e si definisce con molta semplicità: un esperto del settore.
L’umiltà
Quando parlo di “umiltà” non intendo il fatto di far passare l’idea che attraverso le carte conosci tutta la vita del consultante, ma tuttavia sei umile nel condividere con lui determinate nozioni.
Oppure, peggio ancora, di assecondare tutto ciò che dice cercando di dare un senso di equilibrio e di far passare tutto per buono e giusto.
L’umiltà alla quale mi riferisco è qualcosa che ha più a che fare con il mettersi in gioco ed il capire che un tarologo non ha tutte le risposte.
Ecco perché ogni consulto è un lavoro a due.
Consultante e consultato.
Solo quando si coopera per la riuscita di un consulto, allora la qualità di questo cresce in modo esponenziale.
La sublimazione di un consulto passa dal confronto attivo tra consultante e consultato.
La multidisciplinarietà
Con il termine “multidisciplinarietà” si intende la conoscenza di più materie collaterali al Tarocco.
Ora, è opportuno capire che per mezzo di una lettura del Tarocco si possono rendere manifesti blocchi e problematiche che prima erano sedimentati nell’inconscio della persona.
Domande frequenti sui tarologi professionisti
Una volta che il problema è stato posto sotto la luce di questo riflettore metafisico, è opportuno accompagnare il consultante fuori dal suo labirinto personale per mezzo di tecniche che possono essere complementari al Tarocco.
Ecco perché ritengo indispensabile una conoscenza ed una formazione su argomenti quali:
- comunicazione,
- psicologia,
- PNL,
- antropologia,
- religioni,
- miti,
e tutte quelle tecniche che ti serviranno a disarmare l’inconscio della persona che è venuta a consultarti.
La formazione a T
La stanghetta orizzontale della T rappresenta proprio la multidisciplinarietà di cui abbiamo parlato nel punto precedente.
Ovvero la quantità di materie che conosci e che ti serviranno per rendere fruibile ed utile un consulto.
La lineetta verticale della T è la profondità della tua conoscenza di queste materie.
Oggi chi legge i Tarocchi si sente spesso arrivato.
Magari sono persone che conoscono il significato delle 22 carte degli Arcani Maggiori o delle 78 carte degli Arcani Minori.
Fanno qualche consulto e si sentono degli esperti.
Insomma, si mettono nella condizione di non aver più bisogno di un corso o di un confronto.
E questo è completamente sbagliato.
Consigli per diventare un lettore professionista
La fase di apprendimento di materie sfuggevoli (e non solo), non finisce mai.
La differenza la fa la tua fame di conoscenza, la tua curiosità, il tuo modo di approcciare alla materia.
Non finirai mai di formarti perché un corso non è semplicemente un corso, ma è uno spunto di riflessione e meditazione.
Non obbligare a ricevere
Un tarologo di professione non cerca mai di sovrastare il consultante spingendolo a fare ed a pensare cose fuori dalla sua portata.
Non c’è un senso di sudditanza, né tanto meno di dominio.
Un lettore di carte esperto ha sviluppato un livello di coscienza così alto che è in grado di mostrare il campo da gioco.
Poi…
… come giocherai, se giocherai e perché giocherai è qualcosa che appartiene al consultante e non al tarologo.
È opportuno capire e rispettare il libero arbitrio delle persone.
Tu puoi mostrare una via, ma il modo di percorrerla non è prerogativa del lettore di carte.
Osservando da vicino il lavoro di centinaia di lettori di carte ho notato che queste cinque caratteristiche distintive sono quelle che fanno la differenza tra un lettore amatoriale ed un lettore professionale.
Sono cosciente del fatto che ce ne sono molte altre ed è proprio per questo che ti invito a lasciare, nei commenti, quei tratti distintivi che non ho toccato all’interno di questa lista.