Dopo l’uscita del mio libro Impara A Leggere I Tarocchi, molte persone mi hanno scritto chiedendomi che mazzo dovevano scegliere per iniziare il loro percorso.
All’interno di quel libro condivido con te ben 11 tecniche per scoprire quale mazzo di Tarocchi puoi acquistare.
Proprio per questo motivo, nell’articolo che ti sottopongo oggi, non parlerò di quale mazzo di Tarocchi scegliere in generale, ma di quale mazzo di Tarocchi di Marsiglia scegliere.
Stai tranquillo. Nonostante io stesso abbia (ri)prodotto un Tarocco di Marsiglia estremamente fedele al Conver originale 1760, nell’articolo non parlerò del mio mazzo di carte.
Voglio portarti alla scoperta di qualche altra produzione.
Partiamo dal principio…
… forse non sai che i Tarocchi di Marsiglia non sono tutti uguali.
Questo perché “di Marsiglia” è un’etichetta di un prodotto artigianale che comprende più scuole di pensiero distanti per secoli, condizioni socio/politiche ed anche geografiche.
Paul Marteau e il Tarocco di Marsiglia più diffuso
Il Tarocco di Marsiglia più diffuso in Italia è quello di Paul Marteau (1930), ex direttore della fabbrica Grimaud.
Questo è dovuto al fatto che pochi appassionati di Tarocchi riconoscono l’importanza dell’iconografia tradizionale.
Difatti, la maggior parte delle persone si accontenta di avere un mazzo di carte “disegnato bene” o con i colori vivaci.
Ma non sono realmente interessate a stringere tra le mani delle carte che rispettano il canone originale.
Sappi che questo è un grandissimo problema.
Infatti, quando usi il Tarocco per la meditazione o per la lettura, la simbologia diventa importante.
Ciò che invece accade è che, durante un consulto, le persone si limitano a vedere la carta uscita per associarla ad un significato e tessere una storia.
Non si soffermano davvero sul simbolismo.
Ma questo è il modo ludico di utilizzare i Tarocchi.
Infatti, nel gioco dei Tarocchi, non importa la simbologia.
Basta solo il numero e il nome della carta.
Quindi, se vuoi leggere il Tarocco guardando la carta uscita associandole un macro concetto, le energie che muoverai saranno le stesse dei giocatori da osteria.
La differenza tra il gioco e la lettura è che nella lettura devi dare importanza al simbolo che appare sulla carta.
Marteau ha creato il Tarocco più venduto e diffuso non per la simbologia, ma solo grazie allo sforzo di distribuzione del suo editore e l’abilità di Marteau stesso nel divulgare la sua opera ispirata a quella di Nicolas Conver.
Nicolas Conver era un Mastro cartaio erede della Tradizione di Marsiglia.
È conosciuto per un mazzo che ha creato nel 1760 e che divenne il riferimento nel campo dei Tarocchi per tutti gli studiosi successivi.
Questo perché fu il primo a produrre da stampi incisi su legno di pero, caratteristica che conferiva alle sue immagini un dinamismo ed una “magia” ricercata.
Inoltre, il suo lavoro, è stato tramandato per più di un secolo, un record di longevità in termini di pubblicazione.
Ma andiamo per gradi.
Nel XVIII secolo i Mastri cartai di Parigi e di Lione iniziavano ad abbandonare la produzione dei Tarocchi.
Questa rimase quasi inalterata solo a Marsiglia e, in modo più generale, nel sud della Francia.
D’altronde produrre un mazzo di Tarocchi iniziava ad essere un’operazione dai costi piuttosto elevati.
Per non parlare dei prodotti finiti (il mazzo di carte) che avevano vita breve dato che la qualità della carta non era tra le più eccelse.
Con l’industrializzazione, la situazione cambiò vertiginosamente perché i costi furono ridotti, ma non si raggiunse più quella perfezione simbolica che diede lustro al Tarocco di Marsiglia.
Basti pensare che la rivoluzione industriale distrusse completamente il mazzo di Nicolas Conver del 1760.
Difatti i nuovi processi di stampa erano adattati ai macchinari dell’epoca e non al rispetto dell’opera in sé.
Ecco perché l’edizione Conver 1880 ha perso completamente il suo valore iniziatico.
I Mastri cartai del XIX secolo
Verso la fine del XIX secolo, il clima si inasprì molto tra i Mastri cartai di Marsiglia ed i Mastri cartai parigini.
La fabbrica Grimaud acquistò – nel 1891 – la Lequart.
Un anno prima, un’altra fabbrica chiamata Camoin aveva rilevato la Conver.
In realtà la fabbrica Conver era semplicemente un insieme di stampi usati e logori, depositi commerciali e piccole attrezzature.
Con questa strumentazione, la fabbrica Camoin decise di occuparsi dell’esportazione dei suoi giochi soprattutto in Estremo Oriente fino al suo fallimento, datato 1970.
Dal canto suo, Grimaud inglobò il lavoro della Camoin e continuò ininterrotta l’opera di diffusione, vincendo questa sorta di “battaglia tra Mastri cartai”.
Ormai la Grimaud aveva il monopolio sul mercato e così arriviamo proprio al 1930 e Paul Marteau.
Il grande problema di Marteau fu il tradimento che commise.
Ovvero, lasciò credere a due generazioni di studiosi che il Tarocco da lui (ri)prodotto fosse lo stesso di Nicolas Conver.
In realtà era solo una copia mediocre, sia nel tratto che nella colorazione.
Ora, nonostante queste ombre sul suo lavoro, dobbiamo ammettere che il suo Tarocco rimane un punto di riferimento.
Inoltre è grazie al Marteau che la scuola francese è stata riconosciuta a livello mondiale, prendendo un ruolo importante accanto a quella anglosassone.
Alla ricerca dell’autenticità
Quando parlo di autenticità non intendo esaurire tutta la storia del Tarocco di Marsiglia.
Come potrei?
Non basterebbe né un articolo di un blog né tantomeno una vita intera dato che molte situazioni sono discusse da secoli.
Basti pensare che Tarocchi come il Viéville, il Noblet e il Dodal sono tra i più antichi denominati “di Marsiglia”, anche se il Viéville, per esempio, è stato prodotto a Parigi.
Così come i primi Tarocchi di Marsiglia sono stati pubblicati a Lione e Digione.
Quando parlo di autenticità intendo un Tarocco che sia una copia conforme all’originale.
Qual è il Tarocco più fedele all’originale?
Come sto cercando di spiegare, non esiste un Tarocco di Marsiglia originale perché, sotto questa denominazione, ritroviamo diversi prodotti artigianali.
Sicuramente uno dei mazzi di Tarocchi più commercializzato è quello di Nicolas Conver, questo per i motivi sopra esposti.
Ora passeremo in rassegna i diversi mazzi di carte che uso nel mio lavoro (e quindi consiglio) riferiti all’opera del Conver, ma prima permettimi di chiarire una cosa importante.
È comprensibile che i tarologi moderni e gli studiosi della domenica disprezzino i mazzi più antichi.
Ma questo è una sorta di snobismo imparentato ad una buona dose di ignoranza. Ogni mazzo di carte che stringi tra le mani ti costringe ad approfondire i suoi dettagli.
Esiste una logica che tiene saldamente unita la simbologia di ogni mazzo che deve necessariamente essere conosciuta.
Confronta le diverse produzioni dette “di Marsiglia”, non solo per la loro autenticità, ma anche per la loro operatività su di te.
Una delle cose più importanti, indipendentemente da tutto, è usare un mazzo di carte con cui ti senti bene e che ti faccia stare bene.
Alcune persone credono erroneamente che l’erudizione e le corrispondenze esoteriche siano alla base della magia dei Tarocchi.
Ma questo è falso.
È terribilmente falso.
Questa ossessione per l’intellettualizzazione dello strumento è davvero ripugnante.
Il segreto del Tarocco non risiede necessariamente nel campo delle corrispondenze soprattutto perché nessuno è riuscito, ad oggi, ad ufficializzare le associazioni in cui sono incastonati gli Arcani.
I dibattiti sono e saranno sempre infiniti.
Ecco perché la magia del Tarocco è quella di inglobare anche te nella sua storia.
Ora, devi capire che i mazzi di Marsiglia, ad oggi, possono essere di due tipi.
- Copie conformi (o fotocopie);
- Restauri.
Le copie conformi sono delle copie quanto più possibili fedeli al mazzo originale dell’autore di riferimento.
E queste sono super preziose per i collezionisti.
Tuttavia sono anche mazzi di carte che presentano colori sbiaditi e simboli poco chiari perché, dopo secoli di utilizzo, la carta si è letteralmente deteriorata.
Così, la copia viene fatta su un Tarocco già di per sè in condizioni non ottimali.
I restauri sono invece dei mazzi di carte in cui un autore ha deciso di ridisegnare il Tarocco in modo molto più chiaro.
Nel mio lavoro utilizzo sia copie conformi che restauri.
Partiamo ovviamente dal primo gruppo.
L’Autentico Tarocco Di Marsiglia di Héron
Questo è il Tarocco Di Marsiglia che ho usato per me stesso e che puoi trovare cliccando su questo link.
L’editore ha creato una versione conforme alla copia del Conver 1760 archiviata nella Biblioteca Nazionale di Parigi.
Se sei una persona alla ricerca dell’autenticità e della conformità, allora devi assolutamente acquistare questo Tarocco.
Ovviamente gli Arcani proposti da Héron presentano delle problematiche.
Scrivo “ovviamente” perché ogni produzione in commercio ha i suoi punti deboli.
Per esempio, come stavamo dicendo qualche riga addietro, le illustrazioni del Conver originale si sono deteriorate nel tempo e al momento di creare la copia per il mazzo di Héron, la qualità delle immagini non era proprio eccelsa.
Le illustrazioni hanno perso di prestigio, i colori si sono deteriorati ed alcuni simboli corrosi a causa dell’usura.
Un’altra differenza tra la copia di Héron ed il Conver originale riguarda le dimensioni.
Le carte dell’edizione Héron sono state ridotte per essere più maneggevoli, cosa che però ha inficiato la conformità con l’opera originale.
Inoltre, il Conver presenta alcuni personaggi con il volto bianco.
Metto qualche esempio nelle immagini in basso.
Le edizioni moderne, compresa questa, optano per una colorazione rosea dell’epidermide.
Questo perché l’uomo del XXI secolo potrebbe trovare inquietante e macabro avere personaggi dalla pelle bianca.
Così gli editori moderni hanno deciso di ricolorare i personaggi dei Tarocchi di Marsiglia (ad eccezione della Papessa) con il volto bianco.
Tuttavia, questa è la versione più fedele all’originale per l’autenticità del suo stile.
Anche Lo Scarabeo ha creato una copia fedele del Conver.
Queste tavole sono ispirate, a livello cromatico, ad una copia del 1870.
Ora, anche in questo caso ci troviamo davanti ad un prodotto tra i più autentici, anche se non è la versione originale.
Questo perché Lo Scarabeo iniziò a riprodurre questo Tarocco da stampi danneggiati e decise di mantenere alcune imperfezioni come segno di autenticità.
Quindi, nonostante ci avviciniamo molto al canone tradizionale, siamo ancora nel mondo dei gusti personali e delle affinità.
I restauri sul Conver
Dal 1990 in poi è iniziata una moda massiva per cui molti autori si sono cimentati nel restauro del Conver 1760.
Personalmente non sono un fan dei restauri perché molti autori hanno usato questo pretesto per divulgare un lavoro completamente fallace, a tutto beneficio delle proprie tasche.
Inoltre, i restauratori moderni sono attenti alle esigenze commerciali.
Questo significa che i nuovi mazzi sono strutturati per piacere al pubblico e per essere usati durante una lettura.
Così, si crea un Tarocco disegnato con linee chiare e colori vivaci.
Ma questo non è un lavoro di restauro originale.
Ecco perché in ogni “nuovo Tarocco”, il creatore ha cambiato molti dettagli nelle carte, aggiungendo elementi da altri mazzi o semplicemente dando forma alle proprie idee.
Questo è il caso del lavoro firmato da Alejandro Jodorowsky e Philippe Camoin.
I due autori hanno creato un Tarocco in base a diverse supposizioni, aggiungendo elementi presi in prestito da altri mazzi o direttamente aggiunti di sana pianta.
La ragione di questa distorsione risiede nella convinzione dei due autori che il creatore originale del Tarocco fosse… un gruppo di iniziati. Questi avrebbero trasmesso nei secoli un insegnamento esoterico.
Sotto questo punto di vista, i mazzi come quello del Conver sono semplicemente stati deturpati.
Ecco perché la versione di Jodorowsky/Camoin rappresenta una copia degradata dell’originale.
Facciamo un esempio pratico con Il Bagatto.
Come puoi vedere, i due autori hanno deciso di aggiungere in modo del tutto arbitrario dei dadi sul tavolo.
Questo è solo uno dei milioni di simboli rivisitati e aggiunti.
Inoltre la teoria della Tradizione segreta è sicuramente scricchiolante.
Le motivazioni sono dettagliatamente descritte nel mio libro Codici Segreti Nei Tarocchi Di Marsiglia.
Tarocchi restaurati: quale usare?
Se deciderai di usare il mazzo di Héron ricorda che, quando darai consulti vis-à-vis, potrebbe essere necessario utilizzare un mazzo dalla simbologia più chiara.
Ricordi quello che ci siamo detti dei simboli usurati nel tempo, vero?
Essendo il sottoscritto uno studioso, ho passato in rassegna centinaia di mazzi. Quindi so benissimo quali simboli compaiono.
Tuttavia, un occhio non iniziato, potrebbe non cogliere subito questi particolari sbiaditi, rendendo la consultazione e la meditazione del Tarocco decisamente poco piacevole.
Ecco perché, a volte, è necessario utilizzare un restauro del Conver.
Quello che per me è, ad oggi, il miglior restauro esistente è il Tarocco Ben Dov o più semplicemente CBD Tarot.
Voglio chiarire che ognuno è libero di utilizzare il mazzo che più lo ispira. Questo perché non necessariamente un Tarocco è migliore di un altro.
Esistono tuttavia dei punti importanti da farti conoscere prima di decidere quale mazzo utilizzare.
CBD Tarot
Per quanto riguarda le numerose versioni del Conver restaurato, questo è tra i miei preferiti.
L’autore ha studiato i Tarocchi per oltre 30 anni, comparando diverse versioni prima di restaurare la sua opera.
Cercherò di spiegarti, con i medesimi punti riportati dall’autore stesso, il motivo per cui considero questo il miglior restauro.
Dettagli: L’autore ha fedelmente copiato il mazzo di Nicolas Conver del 1760.
Gli studiosi concordano sul fatto che i dettagli del Conver originale esprimono la magia dei Tarocchi antichi all’apice della purezza e dell’efficienza stilistica.
Ora, come stavamo dicendo, altre edizioni restaurate si basano sul medesimo mazzo di Conver, ma spesso tendono a deformarlo a livello simbolico o ad aggiungerne dei dettagli che non sono presenti.
Questo per rispettare e riflettere le idee personali del creatore.
Nel CBD Tarot non abbiamo nulla del genere.
Questo mazzo è fedele ai dettagli ed alle linee, senza cercare di correggere o migliorare l’originale.
Linee: Nel restaurare un Tarocco, ad oggi, si usa la grafica vettoriale del computer.
Questo rende la larghezza delle linee uniforme.
Anche i bordi sono lisci e matematicamente perfetti.
I colori digitali vengono lavorati con effetti che garantiscono l’uniformità cromatica.
Osservando i colori di riempimento notiamo anche che questi finiscono esattamente sul bordo della linea nera.
Il particolare a sinistra è del CBD Tarot. Le linee sono frastagliate e il colore non è uniforme.
Il particolare di destra è di un altro restauro. Le linee sono perfettamente dritte e il colore è a riempimento.
Si usa questa metodologia per risparmiare tempo e fatica.
Tuttavia queste illustrazioni belle, nitide e accattivanti sono troppo artificiali.
Nel CBD Tarot il processo di creazione è stato lento, crescente e organico.
Le linee sono state lavorate a mano e solo successivamente si è passati al digitale, senza deturpare il lavoro artigianale.
Ecco perché il tratto nero ha mantenuto una trama non uniforme ed i colori si sono fusi gradualmente con il contesto, proprio come nelle originali stampe in legno colorate a mano.
Cornici e font testo: Anche la cornice e la scritta dei mazzi moderni sono generati da un computer.
Inoltre, la cornice è disegnata con linee perfettamente dritte e ad angolo retto. Ma questo non rispetta il mazzo originale.
Nel CBD Tarot ogni cornice è unica, diversa da tutte le altre.
Questo per preservare alcune irregolarità delle xilografie originali.
Ti allego un esempio.
In alto la cornice e il font del CBD Tarot.
In basso quelle di un altro mazzo restaurato.
Inoltre, avere una cornice dal tratto più stretto andrà a semplificare il collegamento con le altre carte.
E questa è una caratteristica importante per chi, durante una lettura, tiene in considerazione il rapporto composito tra più Arcani.
Lo stesso vale per il font delle carte e i numeri romani.
Nel Conver originale questi sono stati intagliati a mano.
Alcuni mazzi moderni restaurati usano un font del computer con lettere uniformi e disposte in posizione geometricamente armonica.
Il CBD Tarot è scritto a mano cosicché ogni lettera è unica, con una forma e una posizione copiata direttamente dall’originale.
Caratteristiche negative del CBD Tarot
Come stavo spiegando ad inizio articolo, ogni mazzo, sia che si tratti di una copia conforme sia che si tratti di un restauro, presenta dei punti deboli.
Così, mi preme evidenziare dei tratti negativi di questo lavoro.
I due punti a svantaggio sono:
- le espressioni facciali;
- alcuni errori grafici.
Innanzitutto, nel XVIII secolo le persone erano abituate ad avere ritratti con volti seri, composti e, per un certo aspetto, pesanti.
Ad oggi le cose sono cambiate notevolmente e così l’autore, per alleggerire le energie negative date dall’espressione originale, ha optato per volti più leggeri.
Il suo intento è quello di trasmettere stati d’animo più calmi e sereni.
Tuttavia questo comporta un progressivo cambio dall’originale.
Osserva, per esempio, l’espressione serena del ragazzo dell’Arcano I.
Gli errori grafici invece sono più ricorrenti di quello che si possa pensare.
Nonostante ogni mazzo, prima di essere messo in commercio, è oggetto di controlli e revisioni, non è esente da imprecisioni.
Per esempio ho notato uno di questi errori quando stavo studiando il CBD Tarot per inserirlo nel mio libro Tarocchi Tra Ragione E Intuizione.
All’epoca dovevo scegliere quale mazzo di Tarocchi era più idoneo per illustrare il mio lavoro e, durante l’analisi di questo Tarocco, ho notato che il 6 di spade presentava un difetto sulla parte superiore della carta.
La gabbia di lame è completamente sbagliata.
La prima immagine, che è la carta in commercio, presenta la lama a sinistra che nella parte alta sovrasta le altre.
Insomma, non crea realmente un intreccio come invece dovrebbe fare (guarda la versione corretta a destra).
Quando si tratta di Tarocchi sono molto pignolo così scrissi all’autore per chiedere delle delucidazioni.
Mi rispose che era già a conoscenza del problema, ma i file erano stati mandati in stampa.
Un aneddoto doloroso
Quando decisi di illustrare il mio libro Tarocchi Tra Ragione E Intuizione con il CBD Tarot, iniziò uno scambio di email con l’autore.
Yoav Ben-Dov era entusiasta del fatto che i suoi Tarocchi potessero essere inseriti nel mio libro.
I nostri accordi prevedevano un compenso monetario simbolico da parte mia più una copia calda di stampa sulla sua scrivania.
Era all’incirca la metà del 2016.
Dopodiché, quando il più del lavoro era ormai stato fatto, il nostro rapporto epistolare si interruppe improvvisamente.
Ad ogni mia email seguiva solo un profondo silenzio.
Amareggiato e deluso dal comportamento di Yoav decisi di non farlo più partecipe del mio lavoro.
Mi sentivo tradito e avvilito da quel comportamento.
Solo qualche tempo dopo ho scoperto che nel dicembre del 2016 questo prezioso conoscitore e studioso di Tarocchi ci aveva lasciato.
Ci tengo anche a precisare che non ho alcun tipo di accordo commerciale per pubblicizzare questo Tarocco di Marsiglia.
Semplicemente ritengo che il restauro del Dr. Ben-Dov sia il lavoro di un grande artigiano.
Il più rispettoso del Conver originale.
Una ricostruzione quasi perfetta.
Ecco perché il CBD Tarot deve essere considerato, ad oggi, uno dei migliori Tarocchi sul mercato.
Tarocchi Conver di Christophe Poncet
Questa riproduzione del Tarocco Conver 1760 è assolutamente squisita.
Sotto tutti i punti di vista.
È stata realizzata con il massimo rispetto per le figure tradizionali e con una conoscenza approfondita della simbologia.
Avere in mano il Tarocco di Christophe Poncet da l’impressione di possedere un lotto stampato da un Mastro cartaio del XVIII secolo.
Questo perché solitamente, l’aspetto più fastidioso di chi restaura i Tarocchi, è che usa il termine “restauro” in modo completamente impreciso.
Il restauro comporta l’assenza di modifiche al disegno principale.
Ovvero parliamo dell’arte di ripristinare un’opera al suo stato originale.
Tuttavia quello che accadde oggi è che la simbologia viene completamente stravolta.
Questo non avviene nel Tarocco di Christophe Poncet che rimane fedele ai dettagli.
Un piccolo riassunto
Per i motivi appena esposti nell’articolo, accolgo sempre con un po’ di riserve i nuovi lavori di restauro.
Non a caso, per il mio lavoro, utilizzo una copia conforme del Conver 1760, ovvero i Tarocchi di Marsiglia di Héron.
Tuttavia, a volte si rende necessario maneggiare un mazzo dalla simbologia più chiara e allora uso il CBD Tarot del Dr. Ben-Dov o il restauro di Christophe Poncet.
Ora, ammetto che mi è piaciuto davvero tanto scrivere un post sugli autori e la loro opera.
Ed è proprio per questo che ho deciso, in futuro, di scrivere nuovi articoli su mazzi di Tarocchi di altri autori.
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