Solitudine e isolamento

I Tarocchi di Marsiglia permettono di ragionare e meditare sui diversi aspetti della vita.

Questo perché ognuno degli Arcani Maggiori ci fa entrare in risonanza con quelle dinamiche e quelle energie che caratterizzano ogni singolo individuo.

Così, con il post di oggi, ti voglio parlare di un problema della nostra società: la solitudine.

Ovviamente, per approfondire questa tematica, entriamo in risonanza con una tra le carte più misteriose ed affascinanti del mazzo, ovvero: L’Eremita.

Mentre scrivevo questo articolo pensavo di rivolgermi direttamente a tutti coloro che, in questo momento, potrebbero sentirsi soli.

Ecco, prima di lanciarci all’interno della parte più negativa di questo sentimento, è opportuno penetrarlo e capirlo fino nelle sue profondità.

Questo servirà anche a trovare l’energia positiva che attanaglia chi è bloccato ed immobile davanti a tutto ciò.

La Solitudine È Davvero Un problema?

Quando guardo l’Eremita nei Tarocchi di Marsiglia, la cosa che mi piace molto è che è inserito tra due carte, ovvero La Giustizia e La Ruota Di Fortuna.

Ora, come ben sanno tutti gli studiosi di Tarocchi, il cammino proposto dagli Arcani è progressivo e procede da sinistra verso destra.

Possiamo così pensare che, nonostante questo essere umano sia rivolto verso La Giustizia, abbia come fine ultimo quello di progredire in direzione della Ruota Di Fortuna.

La Giustizia rappresenta l’intelletto sedimentato, un’istanza di perfezionismo che – a volte – può essere paralizzante.

La Ruota Di Fortuna, invece, rappresenta i cicli della vita e le illuminazioni portate dopo aver raggiunto l’apice di un determinato cammino.

Così, possiamo facilmente dedurre che i Tarocchi suggeriscono di staccarci dall’intelletto per raggiungere l’illuminazione.

Ciò che intendo è che quando vuoi seguire la tua vocazione, a livello logico potrai raggiungere solo un 80% del tuo cammino.

Programma pure tutto ciò che vuoi, ma l’ultimo 20% sarà sempre un salto nel vuoto che tu sai che riuscirà.

Questo è il passaggio chiave: tu sai che riuscirà!

Ma non c’è una logica in tutto questo.

Lo senti nella tua intimità.

Di contro, le persone attorno a te, potrebbero cogliere il tutto come qualcosa di illogico.

Allora è un momento in cui puoi fare leva solo ed esclusivamente su te stesso e sulle tue capacità.

Ognuno di noi può aver saggiato un’energia del genere.

Per esempio, quando io ho lasciato il posto fisso con un contratto a tempo indeterminato per buttarmi nell’imprenditoria spirituale, non ho di certo avuto applausi e onori da amici e parenti.

Anzi, erano tutti pronti a consigliarmi di non mandare avanti questa decisione.

Eppure sentivo che quella era la mia strada perché, nonostante l’equilibrio materiale raggiunto per mezzo del lavoro standard, le mie giornate erano scandite da un’importante insofferenza di fondo che non mi faceva vivere appieno ciò che ero.

È stato solo quando mi sono dato l’irripetibile opportunità di lavorare con ciò che amo fare che ho incontrato la mia illuminazione.

Sentirsi soli non significa essere soli

È proprio qui che viene il bello.

Quando passi un momento di solitudine per rimettere insieme le tue idee, centrarti sulla tua persona o semplicemente arricchirti della tua compagnia, quello è un momento sacro.

Non c’è nulla da correggere.

È tutto perfetto.

E non sto parlando solo di meditazione oppure di esercizi complessi di centratura.

Potresti stare bene da solo anche cantando a squarciagola la tua canzone preferita e ballando come un matto in mezzo alla stanza.

Sono momenti importantissimi da vivere con te stesso.

E se sei una di quelle persone che è completamente immersa nel sociale, potrebbe suonarti strano il fatto che avere dei momenti esclusivamente per se stessi sia qualcosa di fondamentale.

Ora, sentirsi soli non significa essere soli.

Nella lingua italiana è difficile capire questa differenza perché, a livello etimologico, non abbiamo degli spunti che rendono evidente l’inghippo.

Tuttavia, possiamo definire due diverse condizioni sociali che andranno poi a caratterizzare due tipi di energie diverse.

• La solitudine è il momento in cui hai una centratura potenziante su te stesso e sei anche in grado di partorire energie estremamente potenti.
• L’isolamento è una solitudine protratta nello spazio e nel tempo in grado di alterare il tuo livello di coscienza. Questo produce stati dissociativi, abulici, apatici o depressivi.

Chiarito questo andiamo a vedere il problema dell’isolamento.

Il Problema Dell’Isolamento

Nel Tarocco di Marsiglia L’Eremita può rappresentare entrambi gli aspetti: la solitudine e l’isolamento.

L’isolamento tende ad essere devastante anche per la tua stessa salute con problemi dermatologici, cardiovascolari e addirittura alzando notevolmente la possibilità di sviluppare qualche malattia nel giro di un anno.

Anche a livello psicologico l’isolamento non è un toccasana.

C’è possibilità di sviluppare stati psicotici, dissociativi, perdita della capacità cognitiva e tendenze suicide.

Inoltre, tutte quelle emozioni contrastanti come stress, paura e ansia sono amplificate quando siamo isolati dal mondo.

E come ben capirai, queste sono solo le primissime problematiche che uno stato di isolamento coatto può provocare all’essere umano.

Forse, non a caso, l’Eremita indica anche il grande guaritore ed il medico.

Come lavorare sull’isolamento?

Ti sembrerà strano, ma l’isolamento è una piaga sociale attuale.

Nonostante viviamo nell’era dei social network e delle informazioni, oltre l’80% dei giovani sotto i 18 anni sostiene di sentirsi completamente solo.

La percentuale dimezza al 40% in chi ha sopra i 65 anni.

Io ti consiglio di cercare aiuto in un professionista e di evitare di appianare l’isolamento per mezzo dell’attività in digitale (social network, blog, forum).

Questo perché potresti essere in un momento di profondo vuoto e non sei in grado di stabilire relazioni sane o, peggio ancora, di capire ciò che è meglio per te in quel momento.

Quindi, una volta che un professionista è riuscito a farti tornare su livelli accettabili, perché non provi una di queste soluzioni che ti elenco in basso?

#1. Distraiti In Modo Creativo

Una soluzione è quella di costruire qualcosa che si centra sul tuo isolamento.

Insomma, partiamo dall’assioma che nessuno ti sta realmente obbligando a tuffarti nel dolore più acuto.

Così, se qualcosa ti crea turbamento e la solitudine protratta nel tempo ti ha fatto sprofondare nell’isolamento, potresti aprire un blog od una pagina Facebook che parla proprio di questo tema.

Ora, questa attività non è pensata per conoscere il problema.

Solo per intervenirci su in modo immediato.

Tuttavia, ritrovarti a canalizzare le tue energie per qualcosa di creativo ed impegnativo fa sì che le frequenze energetiche diventino funzionali alla creazione di un lavoro a lungo termine.

Credimi, ho visto persone fare miracoli provando questa tecnica.

#2. Buttati Nel Sociale

Perché non provare a buttarsi in situazioni sociali?

Lo so, il consiglio sembra scontato e alquanto stupido, ma quello che mi fa sorridere è che molto spesso la soluzione che cerchiamo passa da strade banali e già percorse.

Non escluderle solo perché ti sembra troppo semplice.

Ecco, in questo contesto è anche opportuno valutare il significato che attribuiamo alle parole “situazioni sociali”.

Per esempio, quello che ti sconsiglio sono quelle situazioni aggregative in cui ti ritroveresti in una discoteca, un locale pubblico oppure una festa.

Sono di gran lunga preferibili le situazioni in cui sia possibile interagire con un singolo o massimo un paio di persone alla volta.

Per esempio, sono favoriti i corsi in aula, oppure contatta un amico od un parente, anche se non lo senti da tanto tempo.

In questo caso voglio dirti qualcosa di costruttivo e credo che anche tu potrai capirmi: se decidessi di chiamare un parente oppure un amico, è inutile nascondergli il motivo della chiamata.

Devi avere il coraggio di esternare quello che stai provando e la situazione di isolamento in cui ti trovi.

Credimi, è un’ottima base per iniziare un processo di riassestamento.

#3. Una Lettura Di Tarocchi

Un modo potente e costruttivo di affrontare uno stato di isolamento è proprio quello di meditare i Tarocchi.

Lo puoi fare da te oppure chiedere aiuto ad un professionista. Cliccando qui puoi prenotare direttamente un consulto con me così da valutare la situazione.

Il fatto che nei Tarocchi di Marsiglia ci sia una carta che indica la solitudine e l’isolamento, fa sì che nella codificazione simbolica è possibile ritrovare questo concetto e, di conseguenza, la sua soluzione.

Parlare con un tarologo professionista ti permetterà di arrivare alla radice del problema e, nel migliore dei casi, addirittura a toglierlo di mezzo.

#4. Un Animale Domestico

Uno dei più grandi benefici di avere un animale domestico è proprio la scomparsa completa del senso di isolamento.

Questo perché il nostro amico richiede cura e attenzione e così riusciamo a cambiare la percezione che abbiamo di noi rispetto al nostro mondo.

Automaticamente ci sentiamo apprezzati e la nostra autostima migliora sensibilmente.

Inoltre, il contatto fisico con il nostro nuovo amico, permette di avere quelle modificazioni biologiche in grado di farci sentire meglio.

Per concludere questo articolo voglio sottolineare nuovamente il fatto che sarà importantissimo chiedere assistenza a personale qualificato (psicologi, psicanalisti…).

Questi 4 rimedi devono correre paralleli ad una strada collaudata e affermata in ambito medico.

Spero che questo post ti possa essere di aiuto soprattutto se stai passando un momento di isolamento dal mondo.