Quante volte hai dovuto sopportare un capo irrazionale e incompetente? Oppure ti sei sentito frustrato per le politiche del tuo ufficio? O altre volte ti sei chiesto perché quelli meno capaci di te (e decisamente più irritanti) sembrano sempre ottenere dei benefici?
Parliamoci chiaramente: oggigiorno essere un lavoratore dipendente è stressante. Odi il lunedì e non vedi l’ora che arrivi il venerdì. Ti trovi alla mercé di forze che non puoi influenzare e nemmeno controllare.
La mancanza di uno sfogo creativo o del tempo per lanciarti in un hobby è devastante. Sul corpo e sulla mente questa situazione può avere lo stesso effetto di un veleno molto potente.
Anche la tua vita ed il tuo spirito possono esserne totalmente distrutti da farti sentire una persona completamente inutile. Ecco perché i dipendenti definiscono spesso la loro vita lavorativa “una pena da scontare”.
È ironico che siano così in tanti a riferirsi al proprio lavoro con un’espressione del linguaggio carcerario. Questi dipendenti si sentono prigionieri e l’ambiente li condiziona di conseguenza.
Molti lavoratori diventano istituzionalizzati proprio come i prigionieri. Si rifiutano di credere che ci sia una vita al di fuori del mondo limitato che conoscono.
L’effetto viene acuito dal fatto che, per molti, il lavoro è l’unica occasione sociale della propria vita. Pensando a quel tessuto di rapporti hanno l’impressione che allontanarsi dal proprio posto significhi allontanarsi da una sorta di famiglia. D’altronde hanno così tanto in comune con i colleghi grazie alle esperienze condivise.
Può essere difficile avere una conversazione con qualcuno che non lavora per la stessa ditta o per la stessa società.
Così rompere questi legami e andare per conto proprio non fa solo paura, ma dà anche l’impressione di abbandonare un gruppo di persone. E in un certo senso è vero. Si abbandonano qui paradigmi e quelle convinzioni radicate.
E chi non è pronto ad un cambiamento simile può ritrovarsi a lavorare di nuovo per un’altra società. Il suo slancio per la trasformazione si riduce in uno sterile ritorno all’ovile.
Tuttavia è innaturale adattarsi ad un ambiente lavorativo pieno di politiche insensate. La lunga lista di regole che dominano la vita professionale di molti è così estesa che serve una laurea per venirne a capo.
Chi ha imparato ad adattarsi ad un mondo simile fatica a credere che esiste un luogo dove non c’è un’autorità regolatrice. Non riesce a immaginare di riuscire a mantenersi senza qualcuno che gli dice come vestirsi, parlare, con chi conversare e quali fotografie tenere sulla scrivania.
Di contro è facile per chi è sfuggito a questo tipo di tirannia lavorativa rimanere sbalordito di fronte al gran numero di persone che la considerano il sentiero sicuro e corretto di lavorare.
Se al momento sei un dipendente soddisfatto potresti reagire negativamente a questa mia arringa, ma la resistenza fa parte del tuo modello di vita. È l’idea X che si scontra con le tue convinzioni Y.
Tuttavia, ad un certo livello, so che nel profondo senti che ti sto dicendo la verità altrimenti non avresti avuto nessuna reazione emotiva.
Forse il tutto è avvenuto così gradualmente che non te ne sei nemmeno accorto e ora si è trasformato in un intorpidimento generale della mente.
Se ti fa arrabbiare è una cosa positiva. La rabbia è un’emozione molto più forte dell’apatia e di certo è preferibile all’ottundimento.
Qualsiasi emozione, persino la paura, è migliore dell’apatia. Se ti fai strada attraverso questi sentimenti e vai incontro alla verità puoi trovare il coraggio di cambiare.
Sei Tu Il Tuo Capo
Perché ho deciso di rendere i Tarocchi la mia attività principale?
Perché oltre a poter dedicarmi anima e corpo a ciò che amo, questo mi ha permesso di diventare autonomo nel mio lavoro.
7 suggerimenti per trasformare il tuo amore per i Tarocchi in un lavoro
Ci sono letteralmente un milione di convinzioni errate sul significato del lavoro autonomo. E la cosa più interessante è che la maggior parte di queste idee provengono da persone che non hanno mai lavorato in proprio.
Ancora una volta i paradigmi di massa hanno poco a che fare con la realtà.
Innanzitutto lavorare in proprio significa qualcosa di diverso per ognuno di noi.
In questo articolo voglio sfatare sette falsi miti che potrebbero impedirti di iniziare alla grande.
#1. Ore E Ore
Sai qual è uno dei segreti del mio successo? Lavoro sempre! Ho dei ritmi di lavoro che qualsiasi persona normale…
… infarterebbe a starci dietro!
Lavoro 365 giorni l’anno: da casa, dall’ufficio, dagli hotel, in vacanza, durante un film.
È una mia scelta perché amo quello che faccio. Sono ossessionato da quello che faccio!
Conosco il mio scopo e sono concentrato sul raggiungimento dei miei obiettivi ed è del tutto diverso che stare seduti in ufficio giocando con la penna e aspettando che arrivino le cinque.
Per esempio, se mi segui su Instagram, saprai che quest’anno ho trascorso un mese negli States.
Vacanza, giusto?
Giustissimo. Ma la meta non è stata casuale. Difatti due anni prima avevo conosciuto nelle Florida Keys un grafico di Los Angeles. All’epoca cercavo proprio un grafico per finalizzare il mio lavoro di produzione di un mazzo di Tarocchi.
Così per due anni, dal 2017 al 2019, abbiamo lavorato a stretto contatto. Io gli fornivo tutte le direttive e lui eseguiva magistralmente il lavoro pratico.
Finalmente a giugno 2019 sono partito alla volta della California per entrare in possesso delle tavole. Certo, avrei potuto farmele spedire, ma preferivo “toccare con mano.”
L’entusiasmo, la produttività e l’eccitazione data dagli eventi della giornata è un motore in grado di mandare avanti il tuo lavoro. Il bello delle ore di lavoro autonomo è che sono una tua scelta.
Quella flessibilità vale molto di più di un lavoro standard.
Quindi, da un lato è vero che si lavora sempre, ma dall’altro è ancor più vero che lo fai perché lo vuoi (e se un giorno non ne hai voglia, te lo prendi!).
#2. Stress
Una signora che aveva fatto il mio corso Tarocchi 80/20 in cui insegno a guadagnare con i Tarocchi aveva iniziato ad ingranare alla grandissima.
Poi, ad agosto, il disastro. Mi disse che non aveva più prenotazioni per i suoi servizi. Così la paura di non riuscire a mantenere la sua indipendenza con i Tarocchi era tanta.
Per lei questo era fonte di grande stress.
Ed è la stessa cosa che mi sento ripetere spesso: un imprenditore ha meno certezze di un lavoratore dipendente e così è stressato.
Questo è completamente falso.
Un imprenditore ha semplicemente delle certezze diverse rispetto ad un lavoratore dipendente. Questo perché anche una fabbrica può chiudere in qualsiasi momento mandando a spasso i suoi dipendenti.
Così come un licenziamento è dietro l’angolo anche per futili motivi.
Ora, lo stress più grande non deriva dalla mancanza di certezze, ma nasce quando non possiamo permetterci le necessità di base, indipendentemente dal fatto che lavoriamo come dipendenti oppure in proprio.
Tuttavia permettimi di dire che data la flessibilità e la libertà che ti consente un lavoro autonomo, in realtà questo è molto meno stressante di un lavoro a tempo pieno.
#3. Hai Tu Il Potere
Il lavoro autonomo ti solleva da qualsiasi questione gestionale. In un mondo caotico e dinamico come quello di oggi aspettare lo stipendio ad inizio (oppure fine) mese può essere fonte di innumerevoli problemi.
Per esempio se hai bisogno di racimolare soldi extra in modo veloce può essere molto difficile se sei un dipendente. Ma se sei un imprenditore hai la possibilità di convergere le risorse in modo da fare aumentare il reddito in qualsiasi momento.
La Verità Sui Soldi E Sulla Spiritualità
Inoltre puoi strutturare nuove idee che ti permettono di guadagnare di più. Insomma: tuo il lavoro tuo il potere.
#4. Scegliere Chi Tagliare Fuori
Un concetto fondamentale di marketing (e anche di una vita serena) è quello di tagliare fuori tutte le persone che non rappresentano il tuo cliente ideale.
Molte società seguono ancora il vecchio motto: “il cliente ha sempre ragione”. E sappiamo bene che non è vero.
Ci sono clienti che pretendono tutto gratis e quelli che sono convinti che l’attenzione e i servizi ricevuti aumenti in modo direttamente proporzionale alle loro lamentele.
Se lavori in proprio hai la possibilità di liberarti definitivamente da queste persone tossiche che ti fanno perdere solo tempo ed energia. Credimi, non valgono mai la fatica.
Puoi dire di no a chiunque ed in qualsiasi momento. Il capo sei tu. Non c’è motivo di sopportare persone che ti minacciano o ti insultano. In alcuni settori la maleducazione da parte dei clienti viene premiata, ma non sarà il tuo caso. Ti devi amare e non devi accettarla.
Sei tu a fare le tue regole. Non c’è bisogno di fare affari con persone che pensano che sia un loro diritto offenderti. Non ti piacerà avere a che fare con loro e non ti piacerà nemmeno il tipo di pubblicità che ti faranno.
Quindi, quella è la porta…
#5. Una Rete Sociale
Nella prima parte di questo articolo ti ho già accennato l’idea per la quale in molti temono di lasciare la rete di rapporti sociali che hanno intessuto sul posto di lavoro.
Tuttavia ti chiedo di ragionare sul fatto che se tutto quello che fai è passare del tempo con i tuoi colleghi questo non ti farà progredire. Anzi chiuderà sempre di più il tuo mondo e la tua visione.
Quando tanti anni fa lavoravo al bar, frequentavo sempre le stesse persone. I miei colleghi di lavoro e qualche cliente. Stop.
Ma nel mio profondo sapevo che tutto quello non faceva per me. Era una prigione e mi ritrovavo a fantasticare da dietro il bancone su cosa avrei potuto fare fuori da lì.
Intanto le giornate passavano e la depressione apatica aumentava.
Non appena sono salito sul cavallo dell’imprenditoria mi sono subito meravigliato di come potevo conoscere, ma soprattutto frequentare chi sentivo andare davvero bene per me.
Ti confesso che la maggior parte delle persone che frequento oggigiorno sono tutti imprenditori interessati alla loro ricchezza interiore ed esteriore. Quando decidi di metterti in proprio svilupperai nuovi rapporti con persone che potranno aiutarti, la penseranno come te e saranno potenziati.
Il lavoro autonomo ti permette di crearti un ambiente autonomo, potenziante e in frequenza con chi sei.
Un imprenditore infatti ha la sacra possibilità di coltivare relazioni sociali durante tutta la giornata senza preoccuparsi di aspettare l’ora di pausa.
Ovviamente non è detto che i lavoratori dipendenti debbano essere isolati o non godersi le amicizie. Anche loro devono costruire relazioni nuove e salde.
Tuttavia sono sempre sottomessi agli orari e alle regole.
Il lavoro autonomo ti permette di socializzare più liberamente e di avere più tempo per la famiglia. Sarai così in grado di rafforzare i legami interpersonali ed i rapporti lavorativi.
#6. Nessuna Difficoltà
Molti dipendenti che vogliono fare il salto per diventare imprenditori sono frenati dal fatto che devono controllare tutto.
Non si fidano di lasciare la loro attività ad altre persone o di delegare un compito. Però è importante imparare a farlo perché il tuo compito sarà quello di usare il tuo tempo nella maniera più efficace possibile.
Credi che gli imprenditori di successo che gestiscono una ventina di imprese a livello mondiale dedichino tutto il loro tempo ad una sola attività?
Parliamoci chiaramente: se sono imprenditori di successo e delegano significa che la delega è una caratteristica dell’imprenditore di successo.
Questo ragionamento è una sorta di cerchio che si chiude.
Per esempio questa estate ho avuto modo di pranzare al Gordon Ramsay Hell’s Kitchen di Las Vegas. Ho fatto anche quattro chiacchiere con il manager del locale che mi spiegava la vita super dinamica dello chef Ramsay.
Ora, mentre il locale di Las Vegas lavorava a pieno ritmo, altri locali dello stesso Gordon Ramsay stavano facendo la stessa cosa, dall’America all’Asia.
Capisci il significato della parola: delega?
Credo che alcuni si complichino troppo la vita. Nel profondo sono convinti di dover necessariamente saper fare tutto. Ma la verità è che sarai sempre tu a decidere quanto rendere facile il tuo percorso imprenditoriale.
Il lavoro autonomo può inoltre sembrare molto complicato:
- le tasse,
- gli aspetti legali,
- le assicurazioni,
- i programmi,
- gli incontri,
… e molti altri dettagli dell’attività imprenditoriale che possono spaventare.
È fuori dubbio che esista una curva importante di apprendimento, ma non si tratta di faccende complesse, soprattutto nel caso in cui vuoi creare un’attività molto ristretta.
Inoltre, se inizierai ad essere travolto da un inaspettato successo, potrai sempre pagare esperti per avere dei consigli. Non lasciarti spaventare o confondere dalla curva di apprendimento iniziale.
Una volta che prenderai il via e imparerai le basi potrai applicare immediatamente le conoscenze acquisite all’idea successiva, risparmiando tempo è denaro.
#7. Un Avvio Poco Dispendioso
Cosa significa “poco dispendioso”?
Significa che sei tu a decidere quanto capitale investire. Pensa ad un e-commerce on-line. Potresti addirittura partire con la tua attività investendo meno di 10€!
Esistono tantissime imprese che puoi avviare con una piccolissima somma di denaro e, man mano che crescono, puoi espandere le tue opportunità.
Scuola TdM è partita con poche decine di euro. Oggigiorno il capitale investito è decisamente superiore, ma ho potuto allargarmi pian pianino, in base ai miei ritmi ed ai miei tempi.
Inoltre se riuscirai a pianificare i tuoi investimenti (ed il tuo lavoro) potrai creare una fonte continua di reddito passivo. Un ottimo esempio è la creazione di un libro: lo sforzo viene fatto una volta sola e poi il testo continua a vendere per anni.
Pensa invece al medesimo concetto in relazione al lavoratore dipendente. Supponiamo che sia un programmatore informatico.
Se sviluppa un programma gli verrà corrisposta la cifra riportata sul contratto. Di contro, il suo datore di lavoro ci guadagnerà per anni.
Nel frattempo il nostro informatico sarà saltato sul prossimo progetto che porterà guadagno all’impresa, ma lui percepirà sempre il medesimo salario, in un vortice di fatica e stress.
Riprendi l’esempio appena visto e pensa che il nostro programmatore sia un lavoratore autonomo. Ecco cosa può fare: ideare dei programmi e venderli agli altri.
Sembra troppo bello per essere vero. Giusto?
In questo modo è possibile generare una nuova fonte di reddito con ogni idea che creerà e ne trarrà beneficio per tutta la vita.
Ei, Bill Gates ha inventato Microsoft una volta sola, mica cento.
Se analizziamo entrambe le ipotesi, in fondo si sta facendo lo stesso lavoro, ma nel primo caso si percepisce un compenso fisso, nel secondo il reddito è praticamente illimitato.
C’è bisogno solamente di una buona idea e della voglia di mettersi al lavoro. Non servono grandi somme di denaro, ma i guadagni possono essere più che soddisfacenti.
Non Temere
Come ho già detto in altri articoli ed in altri video: devi lanciarti nel lavoro imprenditoriale con i tuoi tempi ed i tuoi calcoli.
Voglio anche dirti di non temere questo passaggio. Non importa quanto io predichi o quanto convincenti possano essere le mie argomentazioni.
Dovrai comunque scegliere di mettere da parte i dubbi nella tua mente.
Spero che almeno uno di questi miti sfatati possa combattere le tue paure e le tue convinzioni esistenti sul vero significato del lavoro autonomo.
Sai, molti hanno incubi spaventosi in cui da imprenditori muoiono di fame.
Ma queste paure irrazionali non rappresentano la realtà.
Il lavoro in proprio è un catalizzatore potente per la crescita personale e spesso il valore più grande deriva dalle lezioni e dalla sicurezza che si acquisisce lungo il percorso.
Non proverai mai davvero l’euforia di essere il padrone di te stesso finché non abbandonerai la sicurezza percepita di un lavoro tradizionale.
Un po’ come un bimbo impara a camminare appoggiandosi ai mobili, anche tu dovrai staccarti, pian piano, per riuscire a camminare e infine a correre.
La paura delle incognite non svanirà con il tempo. Mentirei se ti dicessi il contrario. Ma imparerai a fidarti del tuo istinto e del tuo giudizio. Una volta che avrai sviluppato una mentalità ricca sarai in grado di gestire lo scuotimento e la destabilizzazione dandogli un confine ed il giusto peso.
E solo allora esaudirai i tuoi sogni.