Ormai lo leggo dappertutto e lo sento dappertutto. È qualcosa che da un lato mi mette un po’ di rabbia e dall’altro un po’ di tristezza.
Ho provato molte volte a spiegare perché questa nozione è infondata eppure molte persone continuano a commettere lo stesso identico errore.
La lettura dei Tarocchi per se stessi è possibile o non è possibile?
Certo che è possibile. Anzi, data la potenza di questo strumento mi sembra privo di senso non impiegarlo per un’analisi più profonda della nostra esperienza e del nostro Sé Superiore.
Attenzione, non sto dicendo che sarà semplice, ma che una volta appresi i passaggi da fare potrai godere anche tu di un consulto di Tarocchi per te stesso.
Ora, con più di 10 anni di corsi sui Tarocchi organizzati ho sentito l’intero ventaglio di resistenze possibili al riguardo ed è per questo che ho creato una lista in 7 step da seguire per avviarti sulla strada della consapevolezza.
#1. Crea Il Tuo Spazio
Potresti pensare che una lettura di Tarocchi inizi quando ascolti la domanda e ti appresti a mischiare le carte.
Questa è un’idea completamente sbagliata: una lettura di carte inizia dal momento in cui tu decidi di fare una lettura di carte.
Devi impegnarti nel creare una situazione comoda e agevole. Ovviamente può significare cose diverse per ognuno di noi.
C’è chi ha bisogno di un luogo appartato, chi del massimo silenzio, chi invece di stare nella natura o chi di condividere la propria lettura con altri.
Tuttavia, indipendentemente da tutto, per creare uno spazio idoneo a consultare i Tarocchi per te stesso devi rispettare quattro energie fondamentali:
- fisica,
- mentale,
- emotiva,
- creativa.
L’energia fisica può rappresentare l’ambiente intorno a te come la stanza o il tavolo sul quale eseguire il consulto. Ma può anche essere rapportabile a come sei vestito: i tuoi pantaloni ti stringono troppo la vita? La maglietta che porti ti fa respirare o ti costringe il petto?
L’energia mentale riguarda i tuoi pensieri e soprattutto la loro qualità. Sei sicuro di disporre di quella pulizia e di quella chiarezza necessaria? Se così non fosse ti chiedo di fare tre respiri e di rilassarti. Potresti disporre dei cristalli sul piano, accendere un incenso oppure una candela. Insomma non aver fretta di iniziare.
L’energia emotiva è rappresentata da quello stato di neutralità interiore che ti permetterà di non corrompere la tua lettura.
Dato che nella lettura per se stessi il grado di coinvolgimento è alto, la possibilità di deformare l’interpretazione è altrettanto alta.
Proprio per questo nel corso Impara A Leggere I Tarocchi ti insegno come capire il messaggio che ti stanno mandando le carte anche quando stai leggendo a te stesso.
Per esempio io ho fondato e ho sviluppato scuola TdM con le letture date da me a me, e trovo davvero stupido che le persone non utilizzino uno strumento immenso come il Tarocco semplicemente perché qualcuno gli ha detto che non è possibile farlo.
L’energia creativa fa parte di quella dimensione per la quale dai vita alla ritualistica (qualora ne sentissi il bisogno).
Incensi, riti e candele. Insomma puoi creare quello che vuoi, l’importante è che sia affine alla tua essenza e rappresenti qualcosa che senti tuo.
#2. Al Cuore Della Domanda
Hai presente quel chiacchiericcio interiore che si mette costantemente in moto quando rifletti su una situazione che ti vede protagonista?
Fiumi e fiumi di pensieri che si vanno ad allargare in altrettanti fiumi di parole dette e non dette.
Tuttavia quando stai per leggere i Tarocchi a te stesso è importante mettere un freno a tutto ciò.
Scordati che è possibile… raccontartela!
Devi obbligarti a porre una domanda secca che si possa racchiudere in meno di 140 caratteri. Chi ha letto il mio libro Impara A Leggere I Tarocchi sa di cosa sto parlando.
Questo ti costringe a scoprire qual è il problema principale.
Una volta che hai posto questa domanda, non cambiarla. Cambiala solo se non ti piace o non la senti in frequenza. Ma non deformarla nel corso del consulto.
Detto in altre parole: se hai fatto la domanda, hai mischiato le carte e le hai estratte, non cambiarla più.
A tal proposito ti consiglio di scriverla, nero su bianco, perché continuerai a vivere il momento del consulto in un potente flusso di autocoscienza e potresti dimenticarti la domanda esatta che hai posto alle carte.
Inoltre fa’ una domanda sola! Non intendo che non puoi fare più consulti, mi riferisco al fatto che devi evitare di accorpare in un consulto più domande.
CORRETTO: Che energie ci sono tra me e questa persona?
SBAGLIATO: Che energie ci sono tra me e questa persona? E con sua moglie? E con il suo lavoro?
#3. Respira
Quando ti parlavo dell’energia mentale ti ho consigliato di fare tre respiri profondi.
In realtà respirare diviene tra le cose più importanti in assoluto. E non sto parlando solo del momento in cui fai i Tarocchi a te stesso. Va bene quando fai i Tarocchi agli altri, ma anche quando fai esercizio fisico oppure ti senti sotto stress.
Impara a respirare. Impara a liberare il flusso d’aria interno/esterno. Impara ad abbassare i livelli di ansia per mezzo del respiro.
#4. Mischia Le Carte
Mischiare le carte è un altro rito fine a se stesso. Se fatto con la dovuta serietà risulta un processo efficace contro l’ansia e contro lo stress.
Ricorda che quando fai le carte a te stesso avrai la tendenza a continuare a ragionare sul problema mentre mischi le carte.
In realtà devi fermare questo flusso di pensieri. Lo abbiamo già visto nel paragrafo Al Cuore Della Domanda.
Ora, esistono moltissimi modi per mischiare le carte. Qui ce ne sono alcuni tra i più famosi:
#1. Mischiata casuale. Questo è il modo più comune di mischiare un mazzo di carte. Devi tenere il mazzo in una mano e usare l’altra per prendere un po’ di carte e rimetterle in quello principale.
#2. Tagliare il mazzo. Quando hai il mazzo impilato davanti a te puoi tagliarlo in altri piccoli mazzetti e poi ricomporre quelle pile in un singolo mazzo.
#3. Stile casinò. Taglia il mazzo in due e poi, attraverso un movimento molto veloce dei pollici sugli angoli delle carte, permetti agli Arcani di sovrapporsi in modo alternato, uno dopo l’altro. Spingi dentro le carte e ricrea il mazzo.
#4. Caos. Appoggia il mazzo principale sul tavolo e poi usa le mani per sparpagliare le carte in una sorta di grande mazzo disordinato. Quindi unisci e riordina il tutto in una singola pila.
#5. Raccontare Una Storia
Questa è la parte più divertente. Una volta che stai guardando le carte estratte ti conviene non fare troppo il fenomeno e analizzarle singolarmente, da sinistra verso destra.
Sappi che questo è il momento in cui in molti sbagliano!
Puoi partire dando attenzione ai singoli significati delle carte e unirli poi in una storia oppure puoi vedere quali sono i simboli o i concetti che si ripetono.
Ad ogni modo la cosa più semplice che puoi fare è quella di interpretare ogni carta e, una volta finita questa interpretazione, rimettere tutto insieme proprio come fosse una storia.
Questo ti permette di non far prevalere il tuo intuito che si trasformerà altrimenti in immaginazione.
#6. Rispondi Alla Domanda
Alla fine dei giochi, stai realmente rispondendo alla tua domanda? Anche su questo passaggio ho visto persone iniziare a parlare così tanto da allontanarsi completamente dall’essenza del consulto.
Questo è anche il motivo per il quale ti ho consigliato di scrivere la domanda che hai posto alle carte.
Quindi, prima di togliere di mezzo gli Arcani estratti, accertati di essere tornato indietro e di aver correttamente risposto alla domanda principale.
Credimi, tantissime persone dimenticano questo step, soprattutto quando sono preoccupate per i significati delle carte oppure per un responso negativo.
#7. Rifletti
Ecco un altro step complesso soprattutto per gli errori interpretativi che commettiamo.
Ora, un altro consiglio che voglio darti è quello di scrivere la risposta che hai ricevuto. Proprio così, appena sotto la trascrizione della domanda inserisci pure la risposta e cerca di farlo nel minor numero di caratteri possibili.
Una o due frasi vanno più che bene. È importante evidenziare i passaggi chiave dei tuoi ragionamenti e non riportarli fedelmente. Inoltre, nei Tarocchi così come nella vita, devi gioire per i tuoi successi ma apprendere dai tuoi fallimenti.
Ecco perché è opportuno ritornare su quell’interpretazione dopo un po’ di tempo per vedere come effettivamente si è palesata la situazione e cosa hai sbagliato nella tua interpretazione (se hai sbagliato qualcosa).
Quando L’Errore È Più Importante Del Resto
Leggere i Tarocchi a te stesso ha una potenza che non si ritrova in una lettura di Tarocchi con un tarologo. Parlo della profondità che puoi raggiungere nei tuoi pensieri.
Meditando le carte potrebbe infatti capitare di sprofondare in uno stato positivamente alterato di coscienza. Questo ti porta a delle illuminazioni rimbalzando in una sorta di flusso di coscienza.
Perderti nei tuoi pensieri, ma da sveglio, è qualcosa di bellissimo e potenziante.
In questo stato non importa nemmeno la risposta, ma la qualità di ciò che pensi e, soprattutto, cosa puoi sbloccare per mezzo di queste prese di coscienza.
Ecco perché se sei uno studioso oppure un lettore di Tarocchi che crede che non sia possibile farli a se stesso, ti invito a ripensare e a correggere il tiro oggi stesso.
Iniziando da subito questa pratica vedrai che i benefici non tarderanno ad arrivare.
La Risorsa Sui 7 Step
So benissimo che la lettura dei Tarocchi per se stessi è forse il grado massimo che si possa mai raggiungere con questo strumento.
Ecco perché per le domande che ti sono realmente a cuore ti consiglio sempre di farti aiutare da un amico che conosce la materia oppure di richiedere un consulto professionale di Tarocchi.
Ad ogni modo ho creato un .pdf per te che puoi comodamente stampare e mettere dove stai per fare una lettura di carte per te stesso.
Questo ti permetterà di ricordarti in modo agevole dei 7 passaggi di cui ti ho parlato e, soprattutto, di eseguirli con molta naturalezza.
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