Pensa come se fossi già ricco!
Pensa come se quella cosa fosse già tua!
Pensa come se andasse tutto bene!
Sì, ma come?
Questa è una domanda interessante.
- Com’è possibile pensare da ricchi se siamo al verde?
- Com’è possibile pensare di avere qualcosa che non abbiamo?
- Com’è possibile pensare che tutto vada bene quando, semplicemente, non è così?
Detto in modo molto più semplice: è normale avere qualche riserva se ci viene chiesto di immaginare la nostra vita nell’agio più completo quando, in realtà, stiamo buttando sangue e sudore in un lavoro senza prospettive o chissà cosa.
È maledettamente impossibile fantasticare sul nostro futuro, con profonda convinzione, quando ci viene detto che per stare bene dobbiamo investire del denaro, ma non abbiamo neanche pochi spiccioli da dedicare a quello che ci piace perché tutto si perde in tasse ed esigenze primarie.
Quindi: com’è possibile pensare positivo quando sembra andare tutto a rotoli?
La risposta più sincera che posso darti dal profondo del mio cuore è che… non ho una risposta. Non lo so e non ho paura di ammetterlo.
Tuttavia ciò che posso condividere con te è come ho fatto io per permettere a queste importanti nozioni di farsi strada nella mia anima.
Focalizzati Sulla Natura Dei Tuoi Pensieri
Innanzitutto è necessario rendersi conto che questi pensieri negativi sono una sorta di veleno per quella che può essere una mentalità ricca. Quando dico “ricca” intendo sia a livello esteriore che interiore.
Sono un virus in grado di infettare la tua capacità di vedere chiaramente il tuo obiettivo ed i passi realistici da fare per raggiungerlo.
Perché se è vero che, a volte, la condizione nella quale ci troviamo rende impossibile pensare a noi stessi come se vivessimo in un Paradiso, allontanare sistematicamente e categoricamente queste immagini positive è comunque una forma di fondamentalismo ostile e sfavorevole.
Ora, ciò che sfugge, è che questi pensieri limitanti non mettono realmente in luce i blocchi che hai, ma denotano dove ti trovi sulla strada per la ricchezza.
Intendo che, se ti sorprendi a castrarti e limitarti sistematicamente, non significa che stai ammettendo realisticamente un limite, ma che forse devi prima creare una sorta di “nuovo modo di pensare”.
D’altronde credo di non sbagliare nel dire che è inutile convincersi di non essere in grado di raggiungere i propri sogni.
Eppure basta guardarsi intorno, per esempio sul primo social network di turno, per rendersi conto che molte persone non sono obiettive con se stesse, ma attuano un processo di boicottaggio personale.
Costruiscono delle prigioni con sbarre molto solide al fine di spostare il proprio equilibrio sempre un passo più in là.
Vuoi sapere quali sono alcuni fattori limitanti?
- Non ho più l’età
- Non ho ancora l’età
- Non posso permettermi di sbagliare
- Non ho una laurea oppure un master
- Non ho soldi
- Non ho tempo
Se anche tu ti sei mai sorpreso a ragionare in questi termini sulla tua condizione, allora ti invito a fermarti immediatamente.
Questo perché, a forza di ripetere il tutto, il tuo subconscio sarà programmato per far avverare questa sorta di profezia.
Così, quel luogo meraviglioso dentro di te che può darti un’energia infinita, viene corrotto e schiacciato dall’ego che prenderà il sopravvento.
Se questo dovesse accadere ti ritroverai sempre a vivere situazioni destabilizzanti e, ogni volta che ti capiteranno cose brutte, andrai a rafforzare questa credenza, non capendo che è un cane che si morde la coda.
Sono questi pensieri negativi che fanno accadere cose brutte e non il contrario.
Ecco, questo è il motivo per il quale la maggior parte delle persone sostiene a gran voce che non riuscirà mai a raggiungere i propri obiettivi.
Sono stati programmati a livello subconscio a credere a questa frottola.
Nonostante questo, è doveroso essere chiari su un punto: la colpa non è dell’individuo. Sai perché?
Tu Non Hai Colpe, Succede In Ogni Ambito!
Ora ti racconterò una storia davvero curiosa che forse ignori, ma che mi permette di farti capire cosa intendo.
Gli elefanti sono l’equivalente orientale dei macchinari industriali occidentali. Forse non mi credi, ma questi animali vengono addestrati per trasportare legna o sollevare carichi pesanti.
Questo addestramento permette agli esseri umani di legare il pachiderma di turno a paletti molto fragili che l’animale riuscirebbe a sradicare in meno di un secondo. Però, non si muovono. Gli elefanti hanno la libertà a portata di mano (o di proboscide) eppure rimangono immobili. Il motivo di questo loro comportamento? Fin da piccoli vengono legati a pali molto resistenti e, in effetti, non riescono a liberarsi.
Crescendo, accettano questo stato di cose con una certa fede e stop.
Intendo che, mentre crescono, si rassegnano all’impossibilità di fuggire perché quelle limitazioni che gli sono state imposte quando erano più piccoli si sono radicate nella loro mente strutturando la personale realtà.
Gli elefanti sono prigionieri di loro stessi perché programmati in quel modo.
Ora, indipendentemente dal fatto che questa storia possa suscitare in te un forte sdegno in quanto fervente ammiratore degli animali in cattività, nutro una profonda dose di fiducia sul fatto che capirai la motivazione dietro al mio racconto.
Molte persone decidono di rinchiudersi nei loro limiti che però risiedono esclusivamente nella propria testa.
Più passa il tempo, non mettendo mai in discussione questo sistema di credenze castrante, e più si costruiscono una realtà per la quale credono che lo spazio minuscolo che occupano nella società sia tutto ciò che meritano di avere.
Ecco perché, come dicevo anche in apertura di questo articolo, prima di capire come raggiungere il proprio obiettivo è opportuno renderci conto che – forse – non abbiamo la mentalità giusta per cavalcare questi nuovi schemi di pensiero.
Cambiare Mentalità
Non è semplice modificare una mentalità negativa e questo può richiedere diverso tempo.
Dovrai impegnarti a fondo perché è difficile programmare giudizi e pregiudizi che ti sono stati inculcati a livello sociale, ambientale e genetico.
Alcuni di questi risalgono a moltissime generazioni prima della tua.
Quando parliamo di situazioni del genere immaginiamo sempre una sorta di maledizione che viviamo e che possiamo “sconfiggere” per mezzo di pratiche o conoscenze extra ordinarie quali karma, Tarocchi, Astrologia, Tikkun.
Tuttavia è necessario rendersi conto che per iniziare a cambiare mentalità devi basarti su cose semplici.
Non partire dalle maledizioni familiari o dalla bio genealogia. Parti da te e da quello che vivi! Pensa, per esempio, alla società.
Anche a livello sociale ci imbattiamo tutti in pensieri limitanti. I tuoi genitori ti avranno, con tutta probabilità, spronato ad andare a scuola, iscriverti all’Università, prendere il famoso “pezzo di carta” e continuare su questo cammino.
Ma se questa è stata la programmazione, puoi forse chiederti perché oggi ti senti schiacciato da un lavoro che non ti piace o dal fatto che non hai nemmeno un lavoro?
Ti faccio il mio esempio personale. A 18 anni avevo iniziato a lavorare in un bar. Ero l’ultimo arrivato e quindi, come capita sempre, ero anche la persona più soggetta ad un orario stressante e ai compiti più ingrati.
Tuttavia affrontavo la situazione come sono solito fare, con molto impegno e molta dedizione.
Questo impegno e questa dedizione mi permisero di arrivare, nel giro di un anno, ad un forte aumento di stipendio, ad essere libero nel locale ed anche ad una forte amicizia con il capo.
Non nego che mi sembrava di toccare il cielo con un dito. Lavoravo 6 giorni su 7, dalla tarda mattinata (10:00/11:00) al primo pomeriggio (14:00/15:00).
Guadagnavo molto bene ed il lavoro non era più così stressante perché ero passato da compiti ingrati a preparare qualche ordinazione oppure andare a fare la spesa per il bar.
Poi un giorno ho iniziato a chiedermi se la vita fosse davvero tutta lì. A poco a poco notavo che le giornate passavano e io non stavo realmente producendo qualcosa che fosse affine alla mia anima.
Guardavo anche le persone attorno a me che non facevano nulla. O meglio facevano molto perché si stancavano tanto, ma non erano soddisfatte. Non pensavano a cosa volevano essere o a quello che volevano fare. La loro massima energia era investita su cosa dovevano essere e cosa dovevano fare.
Quel dovere era dato dalla loro programmazione. Ed anche io ero una vittima della mia. Ecco, fu come se una lampadina, accendendosi di colpo nella mia testa, avesse illuminato tutta l’oscurità.
Decisi che non avrei continuato su quella strada. Quando comunicai la mia decisione di andare via, venni preso per pazzo dai miei colleghi, dal mio capo, dai miei amici e dai miei familiari.
In quel preciso momento stavo anche capendo l’importanza di un disequilibrio di livelli di coscienza tra le persone oltre al fatto che, la difficoltà di cambiare mentalità è data dalla solitudine che ti aspetta prima di trovare il gruppo di persone in grado di supportarti.
A Livello Pratico?
Cosa significava, a livello pratico, abbandonare quel posto di lavoro?
Sicuramente lanciarmi su molte incertezze. Mi piacerebbe raccontarti che dopo quella decisione la mia vita sia stata lineare e la scalata al successo semplice ed altrettanto limpida.
Così non è stato perché l’esistenza di ognuno di noi ci conduce a cammini molto tortuosi, cambi di scenario ed itinerario, incontri sbagliati e ragionamenti errati.
Ma questo è il punto: quando hai una certa mentalità a supportarti, allora non devi temere niente perché indipendentemente da quello che ti accade sai che puoi costruire ciò che vuoi, in ogni momento.
Non a caso ad oggi gestisco una delle scuole sui Tarocchi più importanti d’Italia, scrivo regolarmente libri su ciò che amo (gli ultimi due sono bestseller), ho esportato il mio lavoro all’estero e mi sento così pieno di vita!
Ricordati che io non sono un essere speciale né tanto meno ho conoscenze magiche. Tutto ciò che so deriva dalla mia curiosità e non da un’istruzione canonica o da chissà quale tipo di illuminazione.
A dirla tutta non mi definisco nemmeno una persona particolarmente intelligente ed è proprio questo che mi porta a confrontarmi con amore con gli altri. C’è sempre così tanto da imparare!
Tuttavia mi era sempre stato insegnato che se non avessi avuto quelle doti (studio, intelligenza, lavoro) allora non avrei mai raggiunto il mio angolo di Paradiso, il mio successo, la mia ricchezza interiore ed esteriore.
Eppure eccomi qui, con tanta strada da fare, ma tanta altra già fatta e felice di essere e di esserci. Ed è proprio qui che capisco che la maggior parte di quello che ti è stato insegnato è sbagliato.
Dobbiamo semplicemente smetterla di pensare solo a ciò che dobbiamo pensare e credere solo in ciò che dobbiamo credere.
Dobbiamo smetterla di rimanere nell’ottica che qualsiasi fattore esterno possa controllare quello che avviene nel nostro mondo interiore.
È qui che si genera confusione. È qui che i risultati indesiderati proliferano.
È importante invece prendersi del tempo per pensare a noi stessi e scoprire quali concetti limitanti controllano la nostra vita.
Una volta scoperti sarà facile riderci sopra perché capiremo anche quanto sono ridicoli.
Ecco perché la domanda che ti pongo è: sei pronto a scoprire le tue credenze limitanti?
Il Tiraggio Delle Credenze Limitanti
La lettura di carte che ti propongo oggi mira ad investigare proprio questo stato di cose.
Si tratta di estrarre 6 carte a gruppi da due. Guarda la grafica per capire meglio quello che intendo e poi lanciati sull’esempio pratico.
Nello schema del tiraggio ho inserito anche il pattern linguistico al quale attenerti qualora fossi una persona che ha problemi a riferire il messaggio mandato dal Tarocco.
La natura dei tuoi pensieri, rappresentata dalle carte 1 e 4, ti porta ai limiti simboleggiati nelle carte 2 e 5 e puoi risolverli in base alle indicazioni fornite dalle carte 3 e 6.
Il consultante è una persona fredda, perfezionista, votata all’intelletto, forse per la presenza asfissiante di un genitore o parente che non gli ha permesso di sviluppare il senso critico in modo sano.
Ecco perché ad oggi è una sorta di bambino indeciso su qualsiasi cosa deve fare. Guarda il passato e cerca di sfuggire a qualsiasi tipo di scelta. Questo può causare stress.
La situazione è risolvibile iniziando a fare piccole scelte pratiche. Piccole sì, ma con tanta determinazione!