Se ti trovi a navigare sulle pagine del mio blog credo che tu sappia quanto possa essere potente, illuminante e tremendamente di supporto una lettura di Tarocchi…
… specialmente quando è fatta bene ed è in grado di portare nuove consapevolezze nella nostra vita.
Tuttavia, dopo anni di pratica e di consulti dati, ho notato che essendo uno strumento molto potente, il Tarot trascina con sé una particolarità che non può essere trascurata: devi stare attento all’eccesso.
Insomma, avere dei pattini professionali non ti permette di lanciarti a massima velocità sulla prima discesa che incontri, soprattutto se non hai mai fatto nulla del genere!
Così, se lo strumento è potente, anche la responsabilità e la consapevolezza nel suo utilizzo deve essere altrettanto forte.
Ora, i Tarocchi possono aiutarti, guidarti e supportarti in quasi tutte le situazioni che dovrai affrontare nella tua vita, ma da interprete professionista ritengo che ci siano alcune situazioni in cui è meglio allontanarsi dal tuo mazzo per un po’ di tempo.
Questo non significa bloccarsi o avere un problema, ma significa fare un piccolo passo indietro per permetterti di farne cento avanti.
Ora, la domanda sorge spontanea: quando è meglio evitare di fare un consulto di Tarocchi?
Vediamo le diverse casistiche nell’articolo.
#1. C’è In Gioco Molta Emotività
Il problema di fare una lettura di Tarocchi quando sei molto emotivo è che non sarai in grado di alienarti dalla situazione e di vedere il quadro più generale.
Questo vale sia per le letture che farai a te stesso (e sono quelle più difficili), ma anche per quelle che ti farai fare da un tarologo.
Sono cosciente del fatto che nei momenti di profonda disperazione causata – magari – da un torto subito, da una rottura oppure da qualcosa che non è andata come desideravi, vuoi essere supportato dagli Arcani.
Ma è proprio questo il punto: vuoi avere un sostegno oppure sei realmente in grado di capire fino in fondo quello che i Tarocchi ti vogliono dire (per quanto doloroso possa essere)?
Ora, non sto dicendo che non dovresti usare i Tarocchi quando hai vissuto un evento traumatico, ma dovresti evitare di utilizzarli quando ti trovi alle tue frequenze più basse.
Forse hai appena litigato con un familiare oppure con un amico? Forse tua moglie ti ha lasciato o forse sei appena stato licenziato dopo un acceso confronto con il tuo capo?
Ecco, in questo momento ti suggerisco di dormirci sopra, lasciare che tutta la polvere si depositi e poi, un po’ più a freddo, prendere in mano le tue carte.
Ecco, aspetta solo di riuscire a buttarti alle spalle le emozioni causate da una reazione immediata prima di lanciarti in un consulto.
#2. Cerchi Una Risposta Che Hai Già
Ok, questo punto può significare cose diverse. Voglio scomporlo in due sottogruppi.
Il primo è quello che riguarda tutte le persone che conoscono già la risposta al loro quesito perché magari il loro intuito è particolarmente sviluppato oppure perché, a livello razionale, tutto spinge verso quel settore.
Il secondo sono le persone che si sono convinte di avere la risposta corretta e quindi vogliono semplicemente avere un altro punto di vista da smontare, indipendentemente dalla sua validità.
Analizziamo insieme i due casi.
Se già conosci la risposta (primo sottogruppo) perché la tua intuizione ti sta urlando a gran voce qual è la strada da seguire, è inutile richiedere una lettura di Tarocchi.
Ricorda che gli Arcani, prima di essere una conoscenza, sono una chiave per la conoscenza. Se la porta è già aperta, perché affaticarti a cercare la chiave?
Riguardo il secondo sottogruppo, che è anche quello più fastidioso, è inutile approcciarsi ai Tarocchi con una mentalità chiusa, di chi già sa tutto.
Questo perché è la tua mentalità ad aver creato il problema e quindi, da questo punto di vista, è stupido ed inutile cercare di controbattere ad una nuova soluzione presentata dalle carte con la medesima mentalità che ha creato il problema.
Ecco perché è bene assicurarti di essere “soffice” e aperto a nuovi punti di vista, soprattutto quando mediti gli Arcani.
A volte escono fuori cose che non vorresti sentire, ma saranno utilissime. Altre volte dovrai essere in grado di vedere la situazione da molteplici punti di vista.
Quindi, fatti un piacere, non utilizzare i Tarocchi se sei così chiuso e arroccato sulla tua posizione.
#3. Vuoi Due, Tre, Quattro Pareri
Hai mai fatto una lettura per te stesso decidendo che le carte che stavi guardando non ti piacevano?
È normale. Credo che tutti noi siamo inciampati su questo punto.
Ora, questo potrebbe spingerti a rifare la domanda.
Però, porre sempre lo stesso quesito, in modo ossessivo e compulsivo, è un problema.
Tra gli studenti di scuola TdM c’è stato anche chi mi ha confidato di aver sentito come se le carte, dopo un po’ di tempo a rifare sempre la stessa domanda, avessero iniziato a ridere di lui dando risposte confuse, più incentrate al sottolineare la stupidità di quello che stava facendo che a dare una risposta corretta.
Come puoi facilmente pensare, soprattutto se hai letto il punto precedente, molte volte non otterremo le risposte che vorremmo vedere.
In questo caso, invece di cambiare quello che ci sta dicendo il Tarocco, possiamo cambiare noi: la nostra consapevolezza, ciò che sappiamo o il nostro punto di vista.
Ecco, non rimanere intrappolato nella falsa credenza di voler trovare la risposta che desideri.
Voglio anche aggiungere che è inutile continuare ad estrarre carte di chiarimento fino a quando non vediamo la risposta desiderata.
Una lettura di Tarocchi diviene molto più potente quando sei in grado di capire la risposta, assorbirne le frequenze più alte (anche se scomode) e agire di conseguenza.
Ricorda che i Tarocchi sono in grado di mostrarti la strada per il tuo massimo potenziale se – e solo se – gli permetterai di farlo.
#4. L’Intuito Dice No
Questa dinamica è un po’ più complicata perché ha a che fare con le sensazioni e non con qualcosa sulla quale è possibile ragionare.
A volte avrai solo la sensazione che non dovresti sapere qualcosa in quel particolare momento.
Io penso che dobbiamo prestare molta attenzione a questi sentimenti e questi segni.
Occasionalmente, quando medito da solo sui Tarocchi e sento che qualcosa mi dice che non ne ho bisogno (o non dovrei farlo) allora lascio perdere.
Non succede molto spesso, ma ho pensato che valesse la pena includere questa dinamica nella lista per due motivi:
- sono un grande sostenitore del seguire il proprio intuito;
- potrebbe essere qualcosa che anche altre persone sentono e voglio far sapere che è normale.
#5. È Ancora Troppo Presto
Questo punto si collega a quello sull’emotività. Partiamo dal presupposto che la vita è ciclica e ci presenterà sempre degli alti incredibili, ma anche dei bassi… molto bassi.
Ecco, tutti noi affronteremo delle situazioni così negative ed avvilenti che ci sembrerà di aver toccato il fondo.
Ancora una volta mi piace sostenere che i Tarocchi possono essere un sostegno importante, ma è sempre necessario mettere un po’ di spazio tra noi e la situazione che ci ha arrecato disagio.
Per esempio, se di recente hai perso qualcuno che ami, può essere allettante cercare conforto nei Tarocchi o fare una lettura per cercare di dare questo conforto ad altri.
D’altronde è importante attraversare l’intero processo del lutto ed è ancora più importante che i Tarocchi possano effettivamente svolgere un ruolo nel processo, se gestiti con amore e con cura.
Ed è qui che dobbiamo renderci conto con la massima onestà che i Tarocchi possono aiutarci, certo, ma non sono lì per bypassare il dolore.
Questo è un argomento molto interessante che approfondirò in ulteriori post.