Quando si parla di Tarocchi molto spesso si fa riferimento ad alcune doti extra ordinarie come:
- la medianità,
- la telepatia,
- la precognizione,
- la veggenza,
- la guarigione.
Questi sono tutti aspetti diversi anche se, molto spesso, vengono confusi.
Indipendentemente dal fatto che tu possa credere o meno alla validità di una forma di percezione sovrasensibile, mi piacerebbe parlare apertamente del tema e condividere con te tutto ciò che c’è da sapere al riguardo.
Oggi affrontiamo il discorso della medianità.
Sarà mia premura farti capire cos’è, come sfruttarla, come implementarla nella tua esistenza e come utilizzarla nel tuo quotidiano.
La Medianità
Possiamo considerare la medianità come una sorta di capacità intuitiva innata.
Non a caso parliamo della possibilità di fonderci con la persona o l’oggetto che è sotto la nostra analisi.
È una forma “intuitiva innata” perché i neonati non hanno una grande percezione dello spazio/tempo e, spesso, non sperimentano il mondo come realtà separata dal loro spazio individuale.
Così, se seguita in modo corretto, può essere considerata come una sorta di ritorno alle origini.
Detto in modo ancora più semplice: la medianità è la capacità di diventare l’oggetto della tua ricerca.
Per esempio, puoi provare a capire una persona ascoltando ciò che dice oppure osservando quello che fa.
Ma nel momento in cui, per mezzo di un’azione mirata, riesci a impersonare l’altra persona, allora stai esercitando una forma medianica di contatto.
Una delle caratteristiche interessanti di questa dote è che puoi anche osservare la tua prospettiva avendo accesso a piccoli frammenti di informazione che non avresti mai considerato prima.
Oppure puoi valutare la tua relazione diventando… la relazione stessa!
Sai quanto può essere arricchente tutto questo?
La Parte Difficile Della Medianità
Avendo parlato con moltissime persone che professano di saper padroneggiare questa dote, posso dire che la maggior parte di loro mi ha riferito che la medianità è la capacità intuitiva più semplice, ma anche quella con meno discernimento in assoluto.
Questo perché non c’è bisogno di valutare, di capire o di mettere insieme tutte le informazioni.
Semplicemente… tu diventi l’informazione!
Ecco perché, per esempio, quando vuoi esercitarti con la medianità è importante avere sottomano carta e penna oppure un registratore vocale.
Se deciderai di scrivere, fallo dopo l’esercizio, ma non durante.
Questo perché rischi di corrompere la parte più autentica di ciò che stai facendo.
Ovviamente, quanto detto, non è adattabile alla famosa scrittura automatica dove il medium sceglie il target, diventa quel target e poi scrive senza fermarsi.
A proposito di scrittura automatica.
È un ottimo modo per scioglierti in tal senso e, in quest’ottica, è una condizione che puoi provare anche tu. Come?
Pensa ad una persona.
Magari tuo marito oppure tua moglie.
Prenditi del tempo tutto per te.
Forse hai dapprima bisogno di costruire il tuo Spazio Sacro?
Dopodiché, una volta sciolto e completamente rilassato, inizia a scrivere ciò che la tua mano scrive.
Questa frase non è casuale.
Scrivere ciò che la mano scrive.
La scrittura non deve diventare conseguenza del ragionamento, ma sarà la mano a muovere il tutto.
Potresti essere poco consapevole di ciò che stai scrivendo, ma ti accorgerai solo alla fine che ci saranno degli input utili.
In tutti i corsi di Tarocchi che faccio c’è sempre qualcuno che utilizza questo metodo riferendomi dei suoi ottimi risultati.
A volte queste persone riescono ad ottenere dei messaggi chiarissimi, altre volte invece ciò che viene riportato non è molto chiaro, ma il benessere che circonda la persona finito l’esercizio è immenso.
Come Sviluppare La Medianità
Mi piace molto un’affermazione di Laura Day, autrice e speaker.
Lei dice: sviluppare la medianità è possibile ed è un lavoro aerobico.
Che cosa significa questo?
Significa che l’esperienza della medianità deve andare oltre le barriere dell’ego al fine di diventare una dinamica genuina.
La consapevolezza di poterlo fare e l’accettazione di questo fatto non sono automatiche perché lasciare andare il proprio io fa paura.
Insomma, c’è bisogno di lavorarci molto sopra.
Inoltre la medianità è sperimentata in modo diverso da ognuno di noi.
Esistono persone estremamente sensibili che riescono ad avere e ad essere l’informazione che cercano in tempi brevi.
Di contro esiste anche il popolo degli intellettuali che potrebbe non avere alcun tipo di percezione durante l’esercizio o per l’intera giornata, ma poi capire un’informazione che è arrivata loro mentre stanno per addormentarsi, oppure in quel sonno leggero che denota le prime ore del mattino.
Cominciamo con un esercizio semplice:
- Se io impersonassi te, ovvero se io fossi te, come mi sentirei?
- Quali sarebbero le cose importanti che stanno accadendo nella tua vita di cui io sarei immediatamente consapevole?
- In quali parti del tuo passato rimarrei bloccato?
- Cosa starei cercando?
- Per che cosa starei ringraziando?
Prendi immediatamente nota di queste informazioni (scrivi o registra).
Ora cambiamo scenario. Tu divieni me. Guarda la foto per agevolare l’esercizio.
Devi pensare con tutto te stesso di essere me.
- Come ti senti?
- Stai pensando a ciò che ho in mente?
- Ogni tua sensazione è veramente la mia sensazione?
Calati pienamente nell’esperienza come se la persona che eri tu un attimo fa sia in un angolo e ti osserva mentre sei me.
Puoi farlo velocemente.
Non è un esercizio di concentrazione.
Non cercare disperatamente lo stato che ti chiedo di trovare.
È importante essere liberi da ogni aspettativa, dal giudizio o dal voler raggiungere un risultato.
Esiste un ultimo passaggio da affrontare alla fine di questo esercizio.
Se davvero l’hai eseguito con presenza ed in modo serio, devi cercare di capire qual è stato il percorso psico emotivo che ti ha portato ad essere me.
E ancora, quando l’esercizio è finito, è stato semplice tornare ad essere stesso?
Come Canalizzare La Medianità
Aggiungiamo adesso un carico di difficoltà cercando di canalizzare lo stato medianico su un target specifico.
Questo può essere chiunque o qualunque cosa.
Pensa ad una persona, un essere vivente o una struttura che vuoi capire.
Potrebbe essere una moglie, un marito, un figlio, un compagno, ma anche un mercato rionale o un’azienda.
Insomma, inquadra un target specifico.
Ora devi fare un lungo respiro profondo ed espirare molto lentamente.
- Quando espiri devi rilassare la tua persona. Allenta la tensione corporea e lascia andare il chiacchiericcio mentale.
- Quando inspiri lascia che i tuoi polmoni si espandano e percepiscili come il tuo Spazio Interiore.
Non è necessario forzare questo aspetto. Deve essere naturale. Non preoccuparti se stai facendo bene o male oppure di riuscirci o meno.
È importante fluire e non rimanere ancorati all’intelletto.
Poniti di essere quella persona. Cerca di sentire ciò che lei sente, vede o addirittura ricorda.
Mi preme sottolineare che non devi fare un lavoro intellettuale cercando di ripeterti che tu sei quella persona.
È una condizione naturale.
Non esiste separazione.
Puoi anche utilizzare una tecnica particolare che prevede di “scivolare” nella condizione dell’altra persona con un gancio.
Per esempio, guarda questa immagine.
Puoi iniziare cogliendo un dettaglio specifico e cercando di capire le sensazioni che prova la ragazza.
- Che sensazione le da il tessuto del maglione sulla nuda pelle?
- Il libro è freddo nelle sue mani?
- Ha paura di tagliarsi con il bordo delle pagine?
- Il sorriso è forzato?
Ovviamente, quando proverai a rispondere a queste domande, dovrai metterti in prima persona e sentire tu stesso quelle sensazioni.
Dedica alcuni istanti a fare questa esperienza nella sua totalità.
Inizia a scivolare da questa prima sensazione su altri pensieri, sentimenti e ricordi che potrebbero formare l’universo di questa ragazza che ora sei proprio tu.
A volte queste informazioni giungeranno a pezzettini e non saranno sempre coerenti.
Devi essere paziente, diligente e continuare ad allenarti.
Esercizio Quotidiano
Come con altre materie, anche in questo caso è utile avere un quaderno in cui riportare le propria esperienza.
Questo in modo tale da amplificare la sua energia, ma anche perché un feedback potrebbe non essere immediato e allora tenere nota di ciò che è stato detto sarà funzionale ed utile al tuo allenamento.
Se hai bisogno di qualche domanda da porti quotidianamente per avvalerti di questa dote allora leggi la lista.
- Quale punto di vista mi sarebbe utile vivere oggi?
- Su quale situazione ho bisogno di avere maggiori informazioni oggi?
- Scegli una situazione irrisolta del tuo passato e impersona qualcuno di diverso da te. Chiediti: cosa ho imparato da questa esperienza? Come mi vedeva quella persona? Perché ha fatto ciò che ha fatto?
- Dove possono portarmi queste scelte?
Come vedi, caro lettore, spogliata dai suoi attributi fiabeschi anche la medianità può essere una capacità straordinaria da sviluppare per ritrovare la consapevolezza di chi siamo o di cosa stiamo facendo, per capire e rispettare il punto di vista degli altri, per abbassare i livelli di stress o sfruttare le occasioni che potremmo perdere perché non ci sembrano tali.