Ormai lo sappiamo tutti: i Tarocchi sono accostati da secoli alla divinazione ed alla predizione del futuro.
Senza lanciarsi in modo pesante sul tema, in questo articolo voglio evitare di parlare della possibile capacità predittiva degli Arcani. Mi piace, invece, abbracciare quell’incredibile ruolo che le carte hanno nella crescita personale e nell’autorealizzazione dell’individuo.
Scopriremo infatti come le carte possono essere impiegate per esplorare noi stessi, crescere interiormente ed esteriormente, arrivando a creare uno strato di mondo molto più affine a chi siamo e a cosa vogliamo.
Ma com’è possibile dar vita a tutto questo? La risposta è semplice: i Tarocchi creano consapevolezza. Riescono a farlo perché sono uno specchio di verità interiori.
Non è tuttavia possibile parlare apertamente del tema se prima non capiamo bene il significato di: crescita personale.
La Crescita Personale
Immagina un percorso di progressione individuale che ti permette di comprendere, esplorare e migliorare la tua persona nei molteplici aspetti della vita.
Forse puoi acquisire nuove competenze, approfondire una certa consapevolezza di te stesso e di ciò che ti circonda, essere padrone delle tue emozioni, sviluppare valori più alti, avere delle convinzioni personali più strutturate.
Insomma, tutto ciò che mira a raggiungere un alto senso di benessere personale, realizzazione ed armonia, può essere annoverato come un processo di sviluppo che chiamiamo: crescita personale.
La crescita personale non ha una sola strada di sviluppo, ma può essere intrapresa in base alle preferenze personali.
Esistono persone che vogliono apprendere cose nuove, chi medita, chi lavora con i Tarocchi, chi decide di coltivare relazioni significative, chi si prende cura di se stesso. Qualsiasi strada tu decida di intraprendere che ti permetta di avere un migliore impatto su di te e sul mondo circostante, può essere considerata un percorso di crescita personale.
In un mondo veloce come quello di oggi, i benefici dati da questa pratica sono molteplici. Le persone lanciate in questo lavoro:
- raggiungono una maggiore auto consapevolezza,
- gestiscono meglio lo stress,
- sviluppano relazioni migliori,
- arrivano prima agli obiettivi,
- hanno un grande senso di felicità e di soddisfazione.
Ecco perché, quello della crescita personale, è un percorso che mira a rendere l’uomo migliore, influenzando positivamente ogni aspetto della sua vita. Come in tutti i viaggi che vale la pena fare, anche questo parte dalla scoperta del punto di partenza: te stesso. Il Tarot, in quanto specchio, ti aiuterà fin dall’inizio.
I Tarocchi Sono Uno Specchio
Una delle cose più incredibili quando leggiamo i Tarocchi a noi stessi è trascendere la parte previsionale. So benissimo che, nel mondo di oggi, sembra un’eresia parlare degli Arcani in questo modo. Noto inoltre che anche le persone lanciate in un discorso più psicologico e meno esoterico, a volte, “scivolano” sulla divinazione.
Eppure, quando ci fermiamo un attimo ed estraiamo una, due o tre carte su una situazione che ci sta veramente a cuore, riusciamo a capire che ogni singolo Arcano non rappresenta un simbolo aspecifico, ma ha un significato unico che può tirare fuori, dalla nostra anima, risposte profonde riguardo ciò che ci crea confusione.
Ecco, questi simboli diventano degli specchi di verità interiori. Sono proprio quelle verità a permetterci di costruire il nostro strato di mondo.
Se stiamo pensando intensamente al nostro lavoro ed estraiamo in modo casuale un Arcano XIII, dobbiamo fermarci un attimo e vedere quali sensazioni quell’Arcano ci comunica.
Percepiamo con entusiasmo la voglia di cambiare? Bene, allora dovremmo alimentare quello spaccato! Se invece ci fa paura perché il licenziamento è nell’aria e vogliamo rimanere ancorati al nostro posto di lavoro, allora dovremmo approfondire questo aspetto.
I Tarocchi ci permettono di riflettere, ma di un tipo di riflessione che ingloba emozioni e desideri. E quando li meditiamo, ci mettiamo in contatto con il nostro inconscio. Quello che emerge non è una saggezza estranea a noi. È la nostra saggezza. Siamo noi. Proprio da lì partiremo per prendere decisioni più consapevoli per la nostra vita.
Esploriamoci con i Tarocchi
Ogni singola carta rimanda ad un’esperienza di vita o ad un archetipo umano. Questo offre l’irripetibile occasione di andare in profondità su alcuni aspetti specifici della nostra essenza oltre che sulle situazioni che stiamo vivendo.
In psicologia, gli archetipi sono modelli di comportamento, pensiero e immagini simboliche universali che si ritiene siano presenti nell’inconscio collettivo dell’umanità.
Questa teoria è stata sviluppata da Carl Gustav Jung, uno dei fondatori della psicologia analitica. Secondo Jung, gli archetipi sono i contenuti dell’inconscio collettivo che si manifestano in varie forme culturali come miti, leggende, religioni e simboli. Ci sono diversi archetipi che Jung ha identificato, tra cui:
- L’ombra. Rappresenta gli aspetti oscuri e repressi della personalità, come i desideri, gli impulsi, i comportamenti distruttivi o negati. È l’archetipo dell’inconscio personale.
- L’anima. Simboleggia l’aspetto femminile nella psiche maschile e rappresenta il mondo interiore, l’intuizione, l’immaginazione, l’emotività e la creatività.
- L’animus. Simboleggia l’aspetto maschile nella psiche femminile e rappresenta il pensiero razionale, l’azione, la logica, la determinazione e l’energia.
- Il sé. Rappresenta l’archetipo dell’interezza e dell’unità della personalità. È il centro integratore che cerca di raggiungere l’equilibrio tra gli aspetti opposti della psiche, come l’ombra, l’anima e l’animus.
- L’eroe. Simboleggia la lotta, la sfida e il trionfo dell’individuo contro gli ostacoli e le difficoltà. Rappresenta il coraggio, la forza, l’audacia e l’autorealizzazione.
- Il vecchio saggio. Rappresenta la saggezza, l’esperienza e la conoscenza. È l’archetipo che offre consigli, guida e saggezza attraverso la comprensione profonda e la connessione con la realtà più ampia.
- La madre. Simboleggia l’archetipo materno, sia come figura reale che come principio di nutrimento, cura, protezione e amore incondizionato.
- Il padre. Rappresenta l’archetipo paterno, sia come figura reale che come principio di autorità, guida, protezione e disciplina.
- Il bambino interiore. Rappresenta l’innocenza, la spontaneità, la creatività e il desiderio di giocare e divertirsi. Simboleggia la parte di noi che è in contatto con la gioia e l’entusiasmo della vita.
- Il trickster (l’ingannatore). Rappresenta l’archetipo della trasgressione, del caos e della sfrontatezza. Può portare disorientamento, ma anche spingere all’innovazione e alla trasformazione.
- Il santo. Simboleggia l’archetipo della spiritualità, della compassione, dell’amore universale e della ricerca di significato e trascendenza.
- Il guerriero. Rappresenta la determinazione, il coraggio e la forza nel perseguire obiettivi, superare le sfide e proteggere ciò che è importante.
- Il mago. Simboleggia l’archetipo della conoscenza, della trasformazione e del potere mistico. Rappresenta la capacità di manipolare le forze nascoste per ottenere risultati desiderati.
- Il cercatore. Rappresenta l’archetipo della ricerca di conoscenza, di senso della vita e di significato. È guidato dal desiderio di scoprire e comprendere il mondo e se stesso.
- Il re o la regina. Simboleggia l’archetipo del potere, dell’autorità, della leadership e della responsabilità. Rappresenta la capacità di governare se stessi e gli altri in modo saggio e giusto.
- Il giovane ribelle. Rappresenta l’archetipo dell’indipendenza, dell’originalità e della sfida alle convenzioni sociali. È guidato dal desiderio di esplorare nuove possibilità e rompere le restrizioni.
- Il compagno. Simboleggia l’archetipo dell’amore romantico, dell’unione, della partnership e dell’interconnessione con gli altri.
- Il cretino. Rappresenta l’archetipo dell’ignoranza, dell’incoscienza e dell’autodistruzione. Può manifestarsi attraverso comportamenti autodistruttivi o atteggiamenti irresponsabili.
- Il clown. Simboleggia l’archetipo dell’umorismo, della gioia, dell’allegria e del divertimento. Rappresenta la capacità di portare leggerezza e risate nella vita.
- Il guaritore. Rappresenta l’archetipo della guarigione, della compassione e della cura degli altri. È guidato dal desiderio di alleviare la sofferenza e promuovere il benessere.
- Il monaco. Simboleggia l’archetipo della solitudine, della ricerca spirituale e della rinuncia ai desideri materiali per raggiungere la saggezza e la trascendenza.
- Il traditore. Rappresenta l’archetipo della tradimento, della manipolazione e della disonestà. Può mettere in discussione l’integrità e la fiducia.
- Il narratore. Simboleggia l’archetipo del racconto, della comunicazione e dell’espressione artistica. Rappresenta la capacità di condividere storie e interpretare il mondo attraverso la narrazione.
- L’amante. Rappresenta l’archetipo dell’amore passionale, dell’intimità, dell’attrazione e della sensualità. È guidato dal desiderio di connessione profonda con un’altra persona.
- L’artista. Simboleggia l’archetipo della creatività, dell’espressione artistica e dell’estetica. Rappresenta la capacità di trasformare l’esperienza in opere d’arte.
- L’architetto. Rappresenta l’archetipo dell’ordine, della struttura e del piano. È guidato dal desiderio di creare e costruire modelli significativi per dare senso al mondo.
- L’esorcista. Simboleggia l’archetipo della lotta contro il male, la negatività e le forze oscure. Rappresenta la capacità di superare le sfide e di purificare la psiche.
- L’innocente. Rappresenta l’archetipo dell’innocenza, della purezza e della fiducia nella vita. Può essere ingenuo, ma porta speranza e ottimismo.
- Il cercatore di verità. Simboleggia l’archetipo della ricerca della conoscenza, della verità e dell’illuminazione. È guidato dal desiderio di scoprire il significato profondo della vita e dell’esistenza.
- L’esploratore. Rappresenta l’archetipo dell’avventura, della scoperta e dell’esplorazione. È guidato dal desiderio di sperimentare nuovi territori fisici, mentali o spirituali.
È anche possibile creare una lista degli archetipi junghiani associati al mondo dei Tarocchi. Nell’ottica di esplorare il tuo mondo interiore, potrai sempre estrarre un Arcano rappresentativo della tua essenza o di qualche situazione che stai vivendo.
Mischia allora il tuo mazzo di Tarocchi pensando a te, facendo dei bei respiri, e poi estrai la carta che ti rappresenta nel momento presente. Puoi consultare questa lista in basso per ulteriori spunti. Cliccando sul nome dell’Arcano, invece, potrai approfondire diversi suoi aspetti.
- Il Matto. L’archetipo del Matto rappresenta l’innocenza, la spontaneità e la ricerca dell’avventura.
- Il Bagatto. L’archetipo del Bagatto simboleggia la consapevolezza del potere personale e la capacità di manifestare la propria visione, anche se si nutrono dubbi sulle personali capacità.
- La Papessa. L’archetipo della Papessa rappresenta la saggezza intuitiva, la conoscenza segreta ed il mistero femminile.
- L’Imperatrice. L’archetipo dell’Imperatrice simboleggia la femminilità, la fertilità, la generosità e la creatività.
- L’Imperatore. L’archetipo dell’Imperatore rappresenta l’autorità, il potere, la struttura e l’ordine.
- Il Papa. L’archetipo del Papa rappresenta la saggezza spirituale, l’orientamento morale e la connessione con il divino.
- L’Innamorato. L’archetipo dell’Innamorato simboleggia l’amore, l’armonia, la scelta e l’unione dei dualismi.
- Il Carro. L’archetipo del Carro rappresenta il principe, il vittorioso, l’uomo impavido.
- La Giustizia. L’archetipo della Giustizia rappresenta l’equilibrio, la verità, la responsabilità e la rettitudine.
- L’Eremita. L’archetipo dell’Eremita simboleggia la ricerca interiore, la saggezza intima e l’illuminazione spirituale.
- La Ruota di Fortuna. L’archetipo della Ruota di Fortuna rappresenta il ciclo della vita, la fortuna, le opportunità e il destino.
- La Forza. L’archetipo della Forza simboleggia la forza interiore, il coraggio, la gestione impavida delle situazioni.
- L’Appeso. L’archetipo dell’Appeso rappresenta il sacrificio, la pazienza, l’accettazione e la prospettiva trasformata.
- L’Innominato. L’archetipo dell’Innominato simboleggia la trasformazione, il cambiamento ed il superamento delle paure.
- Temperanza. L’archetipo di Temperanza rappresenta l’equilibrio, l’armonia, la moderazione e l’integrazione delle polarità.
- Il Diavolo. L’archetipo del Diavolo simboleggia le passioni, le tentazioni, le paure ed il superamento delle limitazioni.
- La Casa Dio. L’archetipo della Casa Dio rappresenta la distruzione delle vecchie strutture, la rivelazione e la trasformazione radicale.
- La Stella. L’archetipo della Stella simboleggia la speranza, l’ispirazione e la connessione con l’universo.
- La Luna. L’archetipo della Luna rappresenta l’inconscio, l’intuizione, l’immaginazione e l’ombra.
- Il Sole. L’archetipo del Sole simboleggia l’energia vitale, l’aiuto e l’autenticità.
- Il Giudizio. L’archetipo del Giudizio rappresenta la rinascita, l’evoluzione, l’accettazione e la trasformazione.
- Il Mondo. L’archetipo del Mondo simboleggia il completamento, l’integrazione, l’armonia ed il raggiungimento del proprio potenziale.
Queste sono solo associazioni generali e le decodifiche specifiche possono variare a seconda dei contesti e delle interpretazioni individuali. Tuttavia, la connessione tra gli Arcani Maggiori dei Tarocchi e gli archetipi di Jung può offrire uno spunto interessante per esplorare i significati più profondi di entrambi.
Capito questo, come possiamo impiegare i Tarocchi per la crescita personale?
Esistono infiniti modi per farlo, proprio perché gli Arcani stessi possono essere studiati ed impiegati in modo multidimensionale. Quello che consiglio io per iniziare da subito è approfondire ogni lettura cercando di rimanere semplici. Oh, quanto è difficile essere semplici con i Tarocchi!
Facciamo un esempio pratico per permetterti di capire meglio. Immaginiamo che un consultante chieda riguardo la sua relazione.
Davanti a questo tiraggio potremmo lanciarci in una lettura standard dicendo che esiste un po’ d’attrito in quanto lui è un uomo pratico e pragmatico, mentre lei sta cercando con risolutezza di trovare il suo personale equilibrio. Questo porta la coppia a non creare una sinergia ed un’armonia di fondo.
Perfetto. Ecco un ottimo modo di leggere le carte. Ma se vogliamo davvero crescere interiormente ed esteriormente, dobbiamo approfondire queste nozioni. Il che non significa fare nuovi tiraggi oppure estrarre ulteriori Arcani. Significa porsi delle domande mirate e molto specifiche come:
- È giusto che io sia così pragmatico a discapito della relazione?
- Come posso io, da Imperatore, armonizzarmi con una Forza?
- Perché la mia partner sente l’esigenza di realizzarsi oltre la mia persona?
Come vedi, nel momento esatto in cui ci troviamo a ragionare sulle carte estratte, stiamo approfondendo il discorso con una verticalità che non sarebbe possibile raggiungere ulteriormente. Questo mette in moto anche la tua intuizione ed alcuni input che non riusciresti a vedere nemmeno con giorni e giorni di autocoscienza.
Ora, chiariamo un punto importante: quando estraiamo una carta su di noi o su una situazione di vita (ma anche due, tre, quattro carte…), possiamo cercare un valido input scrutando i significati suggeriti dalla tradizione. Tuttavia, esiste anche un tipo di meditazione molto più soggettiva, che poi è la strada che ti consiglio di seguire.
Sarà infatti nella contemplazione del simbolo e nel tentativo di capire come questo si applica alla nostra quotidianità che scopriremo un’oggettività di ragionamento che rasenta la magia. Diviene un gioco di consapevolezza nel quale scoprire e scoprirsi. E mentre siamo intenti a lavorare in tal senso, piano piano, il nostro intuito sarà in pieno sviluppo. Sviluppare l’intuito è un altro perno della crescita personale.
Sviluppare L’Intuito con i Tarocchi
Tra i grandi benefici che si possono ottenere praticando quotidianamente l’arte dei Tarocchi c’è sicuramente lo sviluppo dell’intuito.
Io stesso ho beneficiato in modo tangibile di questa proprietà grazie all’interazione quotidiana con gli Arcani. Non mi sono mai vergognato di ammettere che prima di entrare in contatto con questo mondo meraviglioso, ero una persona che basava tutta la sua vita sulla deduzione.
Per sviluppare la dote intuitiva, possiamo sicuramente affidarci ai significati delle carte e a qualche veloce ragionamento analitico.
Ma questa è solo la struttura superficiale. Istinto ed intuizione ci permetteranno di districare la matassa di significati. Man mano che mandiamo avanti la pratica tarologica e, soprattutto, impariamo a fidarci della nostra voce interiore accogliendo le intuizioni che emergono durante la lettura, noteremo che saremo in grado di cogliere più elementi nella quotidianità di quello che potrebbe fare qualsiasi altra persona.
Questo processo, quasi misterioso ed inconsapevole, ci connette ad un Tutto molto più grande di noi. La cosa bella è che potrai applicare la tua intuizione anche ad altri aspetti della vita quotidiana che trascendono la pratica dei Tarocchi.
Come fare, in modo pratico, a rendere più veloce lo sviluppo dell’intuito con i Tarocchi? Utilizzandoli ogni giorno, certo. Ma ricorda anche di:
1. Darti tempo. Prima di lanciarti nella tua pratica quotidiana con i Tarocchi, cerca di renderlo un momento tutto tuo. Se dedichi un’ora alla palestra oppure un’ora al tuo hobby, cerca di entrare nell’ottica che devi avere anche l’ora dei Tarocchi. Un momento in cui sai che farai solo quello e riuscirai a connetterti con te stesso e con la tua voce interiore. Non lavorare con gli Arcani in modo veloce e svogliato. Solo così riuscirai a connetterti con il tuo Sé Superiore e con la tua voce interiore.
- Approfondisci con questo articolo: Come creare uno spazio sacro per le tue letture di Tarocchi
2. Sviluppare l’empatia. Sia che usi i Tarocchi per gli altri sia che tu lo faccia per te stesso, non trincerarti dietro alla ragione quando vedi le carte estratte. Allenati ad ascoltare il momento in modo intuitivo. Puoi addirittura prendere nota di tutte quelle sensazioni che sopraggiungono quando guardi le carte o mentre interagisci con l’altra persona. Questo ti permetterà di affinare il tuo intuito in modo più mirato rispetto ad una lettura in cui tieni in considerazione esclusivamente le carte estratte ed il loro significato.
- Approfondisci con questo articolo: Ecco perché non sviluppare l’empatia ti sarà fatale
3. Fidati dell’istinto. Come ho ripetuto allo sfinimento, se davanti alle carte hai una sensazione viscerale, allora segui quella strada interpretativa indipendentemente dal fatto che le parole chiave ti stanno portando altrove. Questo perché l’intuito è connesso all’anima e l’anima sa. Ecco perché l’energia intuitiva si palesa come un senso di sapere immediato che trascende la spiegazione razionale. Nel momento in cui ti fidi delle tue sensazioni, dai maggiore energia alla possibilità di connetterti con una parte più sottile della semplice ragione.
- Approfondisci con questo articolo: I Tarocchi e l’anima
4. Benedici l’incertezza. Esisteranno sempre: le letture che non riesci a capire. Non c’è problema. Non significa che sei un cattivo lettore. Le motivazioni potrebbero essere moltissime. Ad ogni modo, quando impari a vivere l’incertezza con una grande apertura, allora permetti all’intuito di continuare a fluire, anche se ti sembra il contrario. Nel momento esatto in cui sei alla ricerca di risposte secche, schematiche e definite, potresti bloccare il flusso intuitivo, perché la ragione sta facendo il suo lavoro totalizzante e dietro le quinte.
- Approfondisci con questo articolo: 3 vantaggi (inaspettati) di sviluppare la tua intuizione
Tenendo sempre a mente questi quattro aspetti, riuscirai a velocizzare lo sviluppo del tuo intuito e la sua applicazione nelle letture dei Tarocchi, oltre che nella tua vita.
Questo sarà utile anche per fare delle interpretazioni su quesiti che riguardano la tua esistenza. Io stesso, nell’ottica che i Tarocchi sono un ottimo strumento per la crescita personale, sono un grande sostenitore delle autoletture.
Lo so, troverai sempre qualcuno che ti dice che queste non si possono fare, ma non dovremmo mai confondere ciò che è impossibile con ciò che è difficile. Certo, leggersi le carte da soli risulta essere molto complesso, ma non impossibile. Ed è solo imparando a maneggiare gli Arcani e facendoli interagire con la tua stessa esistenza che riuscirai a sviluppare una consapevolezza nello strumento ed una maggiore centratura rispetto alle situazioni traballanti che la vita ti mette davanti.
Se non fossi convinto di questo, non insegnerei nel mio corso di Tarocchi come farsi le carte da soli.
Inoltre ricorda che leggere i Tarocchi a se stessi permette un confronto attivo con la parte più sincera di noi, impossibile da trovare negli altri. E questo, ci porta al prossimo paragrafo. Leggilo davvero perché è sì dissacrante, ma tremendamente utile.
Decisioni Consapevoli
Quando abbiamo un po’ di confusione o qualche dubbio riguardo una scelta da intraprendere, siamo soliti chiedere pareri ad amici e conoscenti. Ciò che sfugge è che nessuno, ma veramente nessuno, può darti un suggerimento completamente in linea con il tuo Sé Superiore. Sai perché?
Perché nessuno (ma veramente nessuno) è te! È importante riconoscere che è impossibile dare consigli veramente utili in quanto ogni individuo è unico e complesso. Solo tu conosci te stesso in modo approfondito, con tutte le tue esperienze, emozioni e desideri. Anche se qualcuno ti vuole sinceramente bene e cerca di darti dei consigli, non potrà mai comprenderti pienamente come faresti tu. Ogni consiglio è influenzato dalla prospettiva e dalle esperienze personali di chi lo da, che potrebbero differire notevolmente dalle tue.
Ciò non significa che i consigli non possano essere di aiuto o fornire una prospettiva diversa, ma è fondamentale ricordare che solo tu sei in grado di prendere decisioni basate sulla tua comprensione interiore e sui tuoi bisogni individuali. Sii aperto all’ascolto, ma affidati sempre alla tua saggezza interiore per guidarti nel tuo percorso di autorealizzazione.
Da questa prospettiva, si rende necessario trovare un punto di confronto con un altro te. Cioè, solo un tuo identico clone potrebbe davvero aiutarti. Ma sarebbe complesso anche in questo caso, perché sei stato proprio tu a creare quella confusione che ti sta attanagliando, vero? Einstein direbbe: “Non puoi risolvere un problema con lo stesso tipo di pensiero che hai usato per crearlo”.
Allora è importante essere te stesso, ma con una mentalità diversa. E visto che il Tarocco è uno specchio e contribuisce a tirare fuori dal nostro interiore ciò che siamo realmente, ecco che una meditazione individuale con le 78 carte del mazzo ci permette di fare chiarezza e di prendere decisioni più consapevoli.
Le diverse prospettive offerte dagli Arcani, regalano visioni più ampie e ci danno l’opportunità di considerare aspetti che potremmo aver trascurato nel tempo.
D’altronde un consulto nasce spesso quando siamo davanti a decisioni ambigue o estremamente complesse. Quando però usiamo il Tarot per la crescita personale e non per la divinazione, si cambia il paradigma. Non si tenta più di capire la validità di un’opzione oppure di un’altra, ma si esaminano le nostre paure, i nostri desideri e le possibili conseguenze delle nostre scelte per arrivare all’appuntamento decisionale in modo più allineato ed informato con il nostro Sé Superiore.
Quindi, la filosofia dietro questo approccio è che non importa quale sia la decisione migliore. Sviluppando una grande consapevolezza di noi stessi, riusciremo comunque a rendere migliore qualsiasi opzione, a prescindere dalla decisione presa.
I Tarocchi Per La Crescita Personale
Come già detto all’inizio, indipendentemente dalla possibilità di creare dei consulti divinatori, gli Arcani fungono da tesoro inestimabile per la realizzazione e la crescita personale. Quando impariamo ad utilizzare i Tarocchi alla stregua di uno specchio di verità interiori, iniziamo anche ad esplorare la nostra essenza, sviluppando l’intuizione e prendendo decisioni più consapevoli.
Dobbiamo capire che le carte non sono una fonte di magia esterna a noi, anche se potrebbe essere un loro impiego, ma rappresentano una via in grado di connetterci con la nostra saggezza interiore. Quindi non si tratta di canalizzare i messaggi dall’esterno all’interno, ma di tirare fuori dall’interno all’esterno.